Strategie, progetti ed esempi di Rigenerazione Urbana

Strategie, progetti ed esempi di Rigenerazione Urbana

Lavorare sull’esistente, ripartire dalla rigenerazione, in centro così come in periferia. In questa prospettiva presenteremo “Paesaggi Periferici” libro curato da Roberto Di Giulio che documenta strategie di valorizzazione degli insediamenti di edilizia sociale della seconda metà del XX secolo. Dalla periferia ci sposteremo verso il cuore della città per presentare due interventi di rigenerazione urbana realizzati a Roma: la trasformazione del complesso residenziale di via Giustiniano Imperatore, raccontata da Gabriella Raggi – coordinatrice del progetto per conto del Comune – e la costruzione del nuovo mercato di Testaccio, raccontata dal progettista Marco Rietti.

 

intervengono

Roberto Di Giulio direttore del Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Ferrara, Gabriella Raggi architetto, Marco Rietti architetto

coordina Maria Luisa Palumbo direttivo inarchlazio

 

ore 19.30 | lunedì 14 aprile 2014

ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

 

invito

 

 

passeggiateromane – Città Giardino Aniene

 

PASSEGGIATE ROMANE | INARCH LAZIO

n.2 Città Giardino Aniene

domenica 13 aprile 2014 ore 11,15

a cura di Alessandro Galassi e Biancamaria Rizzo

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Appuntamento: ore 11,15  Ponte Nomentano

La passeggiata vuole sviluppare la conoscenza di quella che in origine era nota come “Città Giardino Aniene”, edificata all’inizio degli anni ’20 come zona destinata alla media borghesia ripercorrendo i momenti della sua ideazione e realizzazione fino ad arrivare ai giorni nostri.

Città Giardino Aniene nata come la coeva borgata giardino della Garbatella fuori dal Piano Regolatore del Sanjust, rappresenta,  insieme all’esempio di Milanino, uno dei principali esempi di riproposizione in Italia del modello della garden city anglosassone.

Al tempo stesso è il tentativo di sviluppare una parte importante di città concentrando le energie delle varie cooperative edilizie, che fino a quel momento avevano incontrato molte difficoltà per l’attuazione dei loro programmi sociali, in un’unica zona.

Il Consorzio che viene creato tra il Comune di Roma, Unione Edilizia Nazionale e Istituto per le case popolari per la “costruzione di una città giardino nella regione Nomentana al di là dell’Aniene”, si preoccupa in primo luogo di redigere un piano urbanistico, sviluppato da Gustavo Giovannoni, che ancora oggi rimane insuperabile per la cura e l’attenzione con cui viene tracciato il sistema viario seguendo l’orografia della zona.

Il cuore di Città Giardino è rappresentato da Piazza Sempione in cui è localizzata Chiesa parrocchiale  disegnata da Gustavo Giovannoni, e i due fabbricati semi-intensivi progettati da un giovanissimo Innocenzo Sabbatini che in quegli anni inizia la sua lunga e proficua collaborazione con l’Istituto per le case popolari. Da qui si dipartono le strade ad anello che distribuiscono le zone dove sono localizzati i villini costruiti dalle cooperative edilizie.

Le differenti cooperative edilizie che lavorano a Città Giardino Aniene si avvalgono dell’opera di professionisti romani alcuni dei quali alle loro prime opere.

E’ così che ancora oggi possiamo ammirare i villini di Mario Marchi e Giovanni Jacobucci (Cooperativa l’Italica), quelli di Roberto Marino e Angelo Guazzaroni (Cooperativa Liberi Professionisti) e quelli di Lorenzo Corrado Cesanelli (Cooperativa La Montagnola).

Tra tutti spiccano però i lavori di Vincenzo Fasolo che, incaricato dalla Cooperativa degli Impiegati dello Stato, progetta e dirige tra il 1920 e il 1925 i lavori di 82 villini, molti dei quali ancora oggi esistenti.

 

Dopo il 1924 il coordinamento per l’ultimazione dei lavori di Città Giardino passa nelle mani dell’ICP, che edifica nelle aree residue una serie di interventi di altissimo valore architettonico.

Il primo è la realizzazione di un complesso di palazzine su Viale Gargano a firma di Alessandro Limongelli (1924), successivamente viene completato il lato meridionale della piazza con un complesso di Alfredo Energici scelto attraverso un concorso di progettazione (1925), e terminando con l’intervento del 1929 su Viale Adriatico di Camillo Palmerini, riconoscibile dal grande arcone che collega due palazzine simmetriche.

Nella zona più esterna invece l’Istituto costruisce alcuni complessi popolari come quello di Via Monte Velino e quello di Via Isola Bella, curati da Massimo Piacentini e dall’ufficio tecnico dell’ICP.

Il quartiere di Città Giardino, vittima purtroppo delle speculazioni degli anni ’50 e ’60 che portano alla demolizione di un gran numero di villini per far posto a più ingombranti palazzine, conserva tutt’oggi un elevatissimo numero di permanenze architettoniche, e l’intero patrimonio costruito dall’Istituto per le case popolari.

ITINERARIO:

Ponte Nomentano

Viale Gottardo:          villini della Cooperativa  Liberi Professionisti (Roberto Marino, Angelo Guazzaroni)

villini della Cooperativa l’Italica (MarioMarchi)

Via Cimone:               villini della Cooperativa Impiegati dello Stato  (Vincenzo Fasolo)

Piazza Sempione:       chiesa Parrocchiale (Gustavo Giovannoni)

fabbricati semi-intensivi 1 e 2 (Innocenzo Sabbatini)

complesso Montesacro III – Lotto II(Alfredo Energici)

Viale Gottardo:          complesso Montesacro III – Lotto I (Alessandro Limongelli)

Via Abetone:              complesso Montesacro III – LOTTO V(Camillo Palmerini)

Viale Carnaro             villini della Cooperativa impiegati delle Ferrovie dello Stato “Parva Domus”

Viale Gargano:           villini della Cooperativa l’Italica (Lorenzo Cesanelli)

Corso Sempione         villino Ravagnan (Ottorino Sampò)

Ponte Tazio:               (ICP – Gustavo Giovannoni)

Ponte Nomentano

 

La durata della visita è di circa due ore

 

Le “Passeggiate romane” a cura dell’Istituto Nazionale di Architettura del Lazio con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico sono giunte alla quarta edizione.

Il calendario di quest’anno prevede altri 6 incontri a cadenza bisettimanale, le date previste sono: 0 aprile, 27 aprile, 3 maggio, 7 giugno, 29 giugno.

per la visita del 3 maggio al QUIRINALE è necessaria l’iscrizione, ingresso massimo 20 persone. E’ necessario prenotarsi fornendo:  nome, cognome, luogo e data di nascita.

Dopo Montesacro si passeggerà all’Aventino con Alessandro Mazza, alla città meticcia Metropoliz con Giorgio de Finis, ancora al Palazzo del Quirinale con Marina Natoli, a San Lorenzo con Antonello Sotgia, alla città dell’altra economia con Luciano Cupelloni.

Da un’idea di Marina Natoli, Valentina Piscitelli e Roberto Veneziani, le “Passeggiate romane”, costituiscono una serie di percorsi attraverso la città promossi dall’ IN/ARCH Lazio e guidati da esponenti del mondo dell’architettura e della cultura che, con il loro impegno, vogliono rendere una concreta testimonianza dell’inestimabile ricchezza e qualità dei luoghi in cui viviamo e sostenere la campagna di tesseramento annuale dell’unico Istituto culturale riconosciuto giuridicamente (Decreto Presidenziale 28 Marzo 1972 n. 236).

Ci si incontra per passeggiare e ascoltare le suggestioni di Roma, per accrescere la consapevolezza della straordinaria storia millenaria della nostra città e la qualità della nostra vita.  La buona architettura è infatti portatrice di valori positivi come la sicurezza, la funzionalità, la bellezza, oltre ad essere motore di innovazione, ricerca e sviluppo. È un esempio concreto di come si possano tradurre in realtà quei valori che hanno fatto del nostro Paese, nei secoli, un luogo unico al mondo.

PARTECIPAZIONE GRATUITA PER I SOCI IN/ARCH Lazio

PER I NON ISCRITTI TESSERA PER UNA PASSEGGIATA: 15 EURO

max 30 persone

INFO E PRENOTAZIONI:

arch. Flavio Mattioni

passeggiateinarch@gmail.com – cell. 393 9631488

www.facebook.com/passeggiateinarchlazio

www.inarchlazio.it

 

La passeggiata si propone di approfondire le differenti anime di uno dei più interessanti quartieri  di espansione della città di Roma, che si è sviluppato sostanzialmente tra le due guerre, durante il fascismo, che lo eleverà a modello di modernità urbana.  La zona ha come baricentro la piazza con la forte presenza connotativa del palazzo delle poste, realizzato nel 1935 da Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, che è sicuramente l’elemento di maggior qualità architettonica del quartiere, da cui si dipana un tessuto a raggiera che si stempera a nord ovest e a sud ovest con quello ortogonale delle preesistenze tardo ottocentesche di via Nomentana e di viale Regina Margherita.

Il quartiere, previsto nel Piano Regolatore del 1909 come espansione residenziale borghese,  insieme a Prati – Delle Vittorie e Appio – Tuscolano (si noti la similitudine dei tessuti a raggiera generati da Piazza Mazzini e Piazza Re di Roma), fu realizzato per soddisfare le esigenze abitative del ceto medio, su cui poggiava il consenso del regime. Tra questi spicca per qualità architettonica ed innovazione tipologica, il maestoso blocco realizzato da  Mario De Renzi per l’impresa Federici, su viale XXI Aprile, non a caso scelto da Ettore Scola per  l’ambientazione del film “Una giornata particolare” dove è resa magistralmente la sensazione del coinvolgimento della popolazione alle imprese del regime.

Sono inoltre presenti, ai margini della città consolidata, esempi di residenze alto borghesi, dietro Villa Torlonia e via di Villa Massimo, dove è situato un brillante  esempio di “palazzina romana” di Mario Ridolfi. Una terza tipologia di residenze, di stampo più popolare, la troveremo invece a ridosso dell’asse di via Tiburtina, con il  pregevole blocco a gradoni realizzato da Innocenzo Sabbatini per l’Istituto Case Popolari su via della Lega Lombarda, conosciuto anche come “Casa del Sole”.

La visita toccherà altre emergenze architettoniche della zona, tra cui il complesso del dopolavoro Ferrovieri realizzato da Angiolo Mazzoni del Grande, con l’imponente  teatro Italia (per un lungo periodo cinema Universal) su via Bari e il cinema Jolly  (già cinema Atlante) di Francesco De Intinis, di fronte alla casa di Sabbatini.

 

 

Le “Passeggiate romane” a cura dell’Istituto Nazionale di Architettura del Lazio con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico sono giunte alla quarta edizione.

Il calendario di quest’anno prevede altri 6 incontri a cadenza bisettimanale, le date previste sono: 13 aprile, 20 aprile, 27 aprile, 3 maggio, 7 giugno, 29 giugno.

 

Dopo Piazza Bologna si passeggerà a Montesacro con Alessandro Galassi e Biancamaria Rizzo, all’Aventino con Alessandro Mazza, alla città meticcia Metropoliz con Giorgio de Finis, ancora al Palazzo del Quirinale con Marina Natoli, a San Lorenzo con Antonello Sotgia, alla città dell’altra economia con Luciano Cupelloni.

 

Da un’idea di Marina Natoli, Valentina Piscitelli e Roberto Veneziani, le “Passeggiate romane”, costituiscono una serie di percorsi attraverso la città promossi dall’ IN/ARCH Lazio e guidati da esponenti del mondo dell’architettura e della cultura che, con il loro impegno, vogliono rendere una concreta testimonianza dell’inestimabile ricchezza e qualità dei luoghi in cui viviamo e sostenere la campagna di tesseramento annuale dell’unico Istituto culturale riconosciuto giuridicamente (Decreto Presidenziale 28 Marzo 1972 n. 236).

 

Ci si incontra per passeggiare e ascoltare le suggestioni di Roma, per accrescere la consapevolezza della straordinaria storia millenaria della nostra città e la qualità della nostra vita.  La buona architettura è infatti portatrice di valori positivi come la sicurezza, la funzionalità, la bellezza, oltre ad essere motore di innovazione, ricerca e sviluppo. È un esempio concreto di come si possano tradurre in realtà quei valori che hanno fatto del nostro Paese, nei secoli, un luogo unico al mondo.

 

PARTECIPAZIONE GRATUITA PER I SOCI IN/ARCH Lazio

 

PER I NON ISCRITTI TESSERA PER UNA PASSEGGIATA: 15 EURO

max 30 persone

 

INFO E PRENOTAZIONI:

arch. Flavio Mattioni

 

passeggiateinarch@gmail.com – cell. 393 9631488

www.facebook.com/passeggiateinarchlazio

www.inarchlazio.it

 

 

 

 

 

 

 

 

romArchitettura5

 

Promuovono i Premi:

l’Istituto Nazionale di Architettura sezione laziale  IN/ARCH Lazio, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia   OARPPC, l’Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia  ANCE Roma- ACER, l’Associazione Costruttori Edili del Lazio  ANCE Lazio – URCEL

 

 

Le candidature per i Premi romArchitettura sono proposte dagli  advisors e sono trasmesse, senza ulteriori selezioni, alla Commissione Giuria del Premi.

La Commissione di esperti può segnalare fino ad un massimo di cinque candidature per ciascuna tipologia di Premio, prendendo in considerazione anche le proposte liberamente inviate dagli iscritti alle 4 Istituzioni proponenti all’indirizzo e-mail segnalazioni@romarchitettura.it e giunte entro il 30 giugno 2014. Non verranno prese in considerazione le proposte prive della scheda informativa.

 

D’intesa tra i Promotori viene costituita una Segreteria tecnica dei Premi; il segretario dell’IN/ARCH Lazio, Claudio Betti, svolge le funzioni organizzative (mobile +039 347 5749498 – e-mail: segnalazioni@romarchitettura.it )

 

 

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ARCHITETTURAeCITTÀ. Progetti di rinnovamento urbano

SACU, Seminario e Premio di Architettura e Cultura Urbana, Camerino 2014:

ARCHITETTURAeCITTÀ. Progetti di rinnovamento urbano

–                    Recupero e riuso del patrimonio edilizio

–                    Riconversione delle aree dismesse

–                    Spazi pubblici e mobilità

presentazione Luca Zevi, Giovanni Marucci

conversazione fra i convenuti sui temi proposti a cui hanno aderito

Gianni Accasto, Marina Cimato, Dario Curatolo, Elena Gigliarelli, Antonello Monaco, Rosario Pavia, Massimo Pica Ciamarra, Franco Purini, Guendalina Salimei, Emma Tagliacollo, Laura Thermes, Fabrizio Toppetti, Rosalia Vittorini, Claudio Zucchelli

 

i lunedì dell’architettura©

ore 19.30  |  lunedì 7 aprile 2014

ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

 

invito

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Il  Seminario di Architettura e Cultura Urbana (SACU) è un Centro Studi istituito presso l’Università di  Camerino per accordo fra la stessa  Università camerte,  Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Archeoclub d’Italia.
Nato nel 1990, il seminario costituisce un luogo di formazione, studio e confronto aperto e interdisciplinare, finalizzato alla conoscenza e ricerca della qualità architettonica e urbanistica degli insediamenti e dei paesaggi antropizzati. Lo stesso si propone come anello di congiunzione fra Università, professioni e società civile per la promozione e lo sviluppo di una cultura architettonica contemporanea in grado di interpretare le esigenze e i desideri della società attuale e, allo stesso tempo, pacificata con le preesistenze storiche e con l’ambiente naturale.

Le attività del SACU sono pubblicate sin dall’inizio su varie edizioni e, nel 2000, nasce il periodico ArchitetturaeCittà; nello stesso anno viene istituito anche il Premio Camerino per l’Architettura e la Cultura Urbana, con due sezioni: opere realizzate e progetti e ricerche, quest’ultima aperta anche agli studenti.

Gli incontri estivi del seminario comprendono, infine, la Festa camerte dell’Architettura, ricca di eventi, allestimenti e incontri conviviali.

 

La XXIV edizione, che si svolgerà dal 31 luglio al 4 agosto 2014, ha per tema ARCHITETTURAeCITTÀ. Progetti di rinnovamento urbano

Le parole ARCHITETTURAeCITTÀ unite, riprese dal nostro periodico, esprimono una irrinunciabile condizione di corrispondenza biunivoca, insieme rappresentano lo specchio della società in continua trasformazione.

Spesso la cultura architettonica prevalente degli ultimi decenni si è persa in gesti gratuiti, a tratti forsennati di formalismi celebrativi di se e della propria committenza; talvolta ha assunto caratteri consolatori nella proposta di piccoli paradisi artificiali, chiusi all’esterno, protetti e inaccessibili. Nel contempo nelle aree metropolitane si sono diffuse forme abitative spontanee di autosostentamento, autocostruzione, agresti, riedizioni di esperienze comunitarie del passato traslate nella contemporaneità, come risposta ad una società consumistica senza freni che ha determinato contestualmente esagerate ricchezze di pochi e diffuse aree di povertà.

Nei progetti di rinnovamento urbano, quindi, l’architettura deve rirovare il suo ruolo di arte sociale, a volte anonima per essere inclusiva, interprete delle esigenze della comunità, della natura dei luoghi e del risparmio delle risorse ambientali. La ricerca progettuale dovrà concentrarsi su edifici e spazi di vita che agevolino il benessere individuale e collettivo, i rapporti di solidarietà e amicizia, un abitare salubre e confortevole per una città democratica, aperta al cambiamento e al tempo stesso in grado di conservare i propri caratteri.

L’obiettivo è di perseguire, con approccio pluridisciplinare, un programma di rinnovamento urbano in grado di ridurre il consumo di suolo e di energia, risanare i tessuti urbani degradati, incentivare il comfort abitativo e le relazioni sociali.

Maggiori informazioni e il bando sono sul web: www.unicam.it/culturaurbana