Rinnovo cariche associative IN/ARCH Lazio

L’arch. Marco Vivio è stato eletto Presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura – sezione regionale Lazio.

L’ Assemblea elettiva dei Soci dell’IN/ARCH Lazio convocata per lunedì 26 febbraio 2024 presso l’Aula Magna “Bruno Zevi” Facoltà di Architettura Sapienza | via A. Gramsci 53, Roma, ha rinnovato le cariche associative dell’Istituto.

Le elezioni del nuovo Consiglio sono avvenute a valle di un partecipato e approfondito dibattito sulla attività futura dell’istituto di questa sezione fondativa dell’IN/ARCH. L’Istituto che ha lo scopo di promuovere e coordinare gli studi sull’architettura valorizzarne i principi e favorirne l’applicazione, mediante l’incontro delle forze economiche e culturali del paese che partecipano al processo edilizio, sollecitare mediante un’azione continua e diretta l’interesse della collettività, cui è destinata la produzione architettonica – dal discorso Fondativo di Bruno Zevi nel 1959.

Risultano eletti e quindi componenti del nuovo consiglio direttivo dell’IN/ARCH Lazio:

nella categoria Architetti/Ingegneri:
ARCH. GIANNI ASCARELLI, ARCH. MATTEO CLEMENTE, ARCH. ANNA IRENE DEL MONACO, ARCH. ANDREA MAZZOLI, ARCH. ANGELA VISCA

nella categoria Sostenitori:
ANCE ROMA – ACER (rappresentata da ing. GIOIA GORGERINO)

nella categoria Ditte, Enti, ecc:
IAB spa (rappresentata da ing. PAOLO BUZZETTI), SAICOM srl (rappresentata da arch. MARCO VIVIO)

nella categoria Aderenti
AVV. ARTURO CANCRINI, DOTT. PAOLO CONTI

categoria Architetti/Ingegneri – revisore dei conti:
ARCH. STEFANO MICHELATO, ARCH. DINA NENCINI

 

Il Consiglio direttivo ha quindi approvato le nuove cariche dell’IN/ARCH Lazio nelle figure di:

  • Presidente : arch. Marco Vivio
  • Vicepresidenti: arch. Anna Irene Del Monaco, arch. Dina Nencini
  • Tesoriere: arch. Andrea Mazzoli
  • Segretario: arch. Angela Visca

 Nell’ambito del dibattito, come da indicazione del Presidente Nazionale IN/ARCH Andrea Margaritelli, che ha visto il prezioso contributo di tutti i soci, nell’attuazione dello slogan “PARTECIPAZIONE”, della campagna associativa del 2024, espressi e applicati attraverso i circa 3000 dibatti svolti, nei 65 anni dell’Istituto.

Un’attività culturale che attualmente, come IN/ARCH Lazio, trova applicazione nella “partecipazione”, con:

  • l’ampio dibattito culturale curato da Alessandra Montenero con gli Amministratori Locali sulle trasformazioni e sostenibilità di Roma nella prospettiva attuale e degli eventi 2030-2050;
  • il Sindaco Matilde Celentano alla Candidatura del Comune di Latina a Capitale italiana cultura 2026;
  • nel più ampio dibattito e coinvolgimento regionale di cui Angela Visca è stata Presidente nel Comitato Piccola Industria di Latina, e per la prima volta nel CDL IN/ARCH Lazio esponente regionale;
  • nello sviluppo di tematiche regionali con Massimo Rosolini attuale presidente dell’Ordine degli Architetti di Latina;
  • a carattere nazionale con la proposta dell’Emendamento al Codice dei Contratti per la Qualità dell’Architettura di cui Arturo Cancrini ne è l’estensore;
  • di tutti i Soci ai quali il nuovo Consiglio IN/ARCH Lazio rivolge un sincero ringraziamento anche in vista del lavoro comune per i prossimi anni.

 

Avventure Creative 2024

Avventure Creative 2024 promosso dal XIII Festival del Verde e del Paesaggio (giardino pensile Parco Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma il 5 6 7 aprile 2024) e dal Comune di Roma – Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti.

Il concorso ha la finalità di allestire un giardino pubblico permanente a Roma, selezionando una proposta di progetto tra quelle che giungeranno in risposta a questo bando, da architetti, paesaggisti, vivaisti specializzati, operatori del settore, aziende, artisti e designer, in un’ottica di valorizzazione e di miglioramento della qualità del paesaggio urbano.

Il progetto selezionato vedrà la sua realizzazione nell’area sita in piazzale Maresciallo Giardino a Roma.

bando del concorso

allegato

SALVIAMO LA SCUOLA MEDIA DI SERGIO LENCI A TUSCANIA

SALVIAMO LA SCUOLA MEDIA DI SERGIO LENCI A TUSCANIA

firma la petizione su Change.org

Lo scorso anno è stato pubblicato il bando pubblico “Scuola Futura” per il progetto e la realizzazione di un nuovo edificio scolastico nella cittadina di Tuscania, inserito nel PNRR italiano, al posto di una esistente nella stessa area. La collocazione del nuovo edificio si inscrive nell’area dell’insediamento abitativo ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica), ex Ges.Ca.L. (Gestione Case Lavoratori), progettato all’indomani del sisma del 6 Febbraio 1971 come risposta post-sismica, immediata e riuscita, compiuta tra il 1975 e il 1976 dal gruppo di progettazione composto da Sara Rossi (che ne è anche coordinatrice) Luisa Anversa, Sergio Bonamico, Sergio Lenci, Enzo Mastelloni.

Per soddisfare le richieste del bando l’edificio esistente, cioè la Scuola media Vincenzo Campanari progettata da Sergio Lenci nel 1971, verrà demolito, pur essendo tale architettura parte integrante e inscindibile dal progetto dell’intero insediamento ex Ges.Ca.L., oggi ATER.

Con questa demolizione annunciata l’Amministrazione comunale di Tuscania, che ne detiene la proprietà, separa l’architettura della scuola, peraltro di grande pregio, dal suo insieme originario urbanistico e compositivo, snaturando nel contempo la morfologia urbana e la composizione architettonica di tutto il quartiere come progetto unitario.

Tale circostanza appare come una violazione dell’integrità architettonica di un’opera di elevato interesse, oltre che uno sperpero di danaro pubblico, in quanto demolisce e ricostruisce un edificio ancora perfettamente performante.

Invitiamo l’Amministrazione comunale a riconsiderare, con spirito lungimirante e responsabilità culturale, i valori identitari e qualitativi rappresentati da quest’opera architettonica e chiediamo la sua conseguente salvaguardia, certi che il rispetto di ciò che questo quartiere simboleggia all’interno della memoria collettiva potrebbe rappresentare anche un fattore di valorizzazione per l’intera comunità, e di avviare uno strumento di tutela, di conservazione e di restauro programmato, quindi di adeguamento alle odierne attività scolastiche, che tenga conto dell’architettura scolastica e dell’intero insediamento in quanto opera di riconosciuta importanza nell’architettura del secondo Novecento. Quanto sopra è testimoniato anche dal libro in corso di realizzazione commissionato da ATER Viterbo sull’architettura di questo quartiere urbano a Tuscania, dalla bibliografia, dalle pubblicazioni sulla stampa specializzata nazionale (anche in anni molto posteriori alla sua realizzazione), nonché dal suo inserimento nel censimento nazionale delle opere di architettura di “rilevante interesse storico-artistico” costruite dopo il 1945, secondo i criteri: l’edificio o l’opera di architettura è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale; l’edificio o l’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata.

La Scuola media Vincenzo Campanari di Sergio Lenci costituisce una realizzazione di notevole interesse per la storia dell’architettura scolastica in Italia negli anni’70, con l’originale tetto ad teatro aperto alla cittadinanza, percorsi esterni e interni che nel corso degli anni hanno dato vita a laboratori didattici (2012-2015),  grazie alla cura dello spazio pensato come luogo di relazione, di emancipazione e di partecipazione, partendo dalla conoscenza e dalla comprensione del progetto di architettura.

L’intero insediamento costituisce a sua volta l’unico esempio di architettura sperimentale post- traumatica* co-progettata e realizzata dal Centro Studi Ges.Ca.L., che oggi è oggetto di studio da parte degli studenti degli atenei italiani ed esteri, rappresentando un archetipo a carattere sperimentale del secondo Novecento in Italia, e che oggi potrebbe far parte di un centro studi sull’architettura post-traumatica* e di un archivio dell’architettura moderna e contemporanea in Etruria.

L’edificio scolastico di Sergio Lenci è stato riprodotto fotograficamente e citato presso seminari, volumi di storia dell’architettura e riviste specializzate; Sergio Lenci’s school building has been photographically reproduced and cited in seminars, volumes on the history of architecture and specialized magazines (B. Zevi, “Tuscania esce dalle macerie”/Tuscania emerges from the rubble, in «L’espresso» 20 marzo 1977; S. Rossi, “Nuovo insediamento Gescal nell’area terremotata di Tuscania”/New Gescal settlement in the earthquake-stricken area of Tuscania, in «L’architettura. Cronache e storia», n. 3, 1977; G. Muratore, A. Capuano, F. Garofalo, E. Pellegrini, “Italia. Gli ultimi trent’anni”/Italy. The last thirty years, 1988;  R. Lenci “Sergio Lenci. L’opera architettonica 1950-2000. Architectural works”/ Sergio Lenci. The architectural work 1950-2000, Roma 2000; S. Rossi “Strategie per la riduzione del rischio sismico: prima, durante e dopo”/Strategies for the reduction of seismic risk: before, during and after, in «L’architettura. Cronache e storia» n. 585-586, 2004; G. Pultrone, “Tuscania. Nuovo quartiere Gescal”/Tuscania. New Gescal neighborhood, 2007; C. Fiordimela, “Insediamento GESCAL a Tuscania. Innesto di cultura urbana e rurale”/GESCAL urban district in Tuscania. Grafting of urban and rural culture, in «Biblioteca & Società» Rivista della Biblioteca Consorziale di Viterbo n. 9/10, 2023; C. Fiordimela, “Il quartiere ATER a Tuscania. Modello di un abitare resiliente”/The ATER neighborhood in Tuscania. Model of urban resilient living, in  “Per una nuova casa italiana”/For a new Italian home, DESTEC Università di Pisa/DASTU Politecnico di Milano, 2022; M. Eichberg, Lectio magistralis agli studenti della 3° media : “La Scuola Media di Sergio Lenci a Tuscania”/Lectio magistralis to 3rd grade students “Sergio Lenci’s Middle School in Tuscania”, 19.12. 2023, Tuscania).

Riteniamo grave che, nonostante le pubblicazioni e le comunicazioni, anche recenti, sull’importanza dell’architettura dell’intero insediamento ex Ges.Ca.L. nella storia dell’architettura del secondo Novecento in Italia, nel Bando della nuova scuola, e in particolare nella scheda tecnica dell’edificio esistente, sia stato omesso il nome dell’autore Sergio Lenci, nonché il contesto di coprogettazione d’Autore dell’intero insediamento (nessun nome di progettista appare nella documentazione allegata al bando) di cui l’architettura della Scuola media è parte integrante, non scindibile dagli altri corpi di fabbrica né tantomeno dall’assetto urbanistico unitario di cui l’insediamento ex Ges.Ca.L.  costituisce il primo segmento edilizio del piano regolatore approntato appena antecedentemente al sisma.

Così Sergio Lenci presenta la scuola: “La scuola media dovrebbe fungere non solo da centro delle attività didattiche, ma anche da centro culturale: spazio fruibile per teatro all’aperto e altre attività collettive accessibili a tutti.”

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L’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE PER LA RIGENERAZIONE URBANA E COME OPPORTUNITÀ ECONOMICA E PROFESSIONALE

i lunedì dell’architettura©

ore 18.30 | lunedì 13 novembre 2023 | ANCE ROMA – ACER – via di Villa Patrizi 11 | Roma

l’edilizia residenziale sociale per la rigenerazione urbana e come opportunità economica e professionale

 Da tre decenni, a causa del persistente scarso rilievo politico, sociale e culturale che le viene riconosciuto dall’azione pubblica e dalla collettività, l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) si trova in una condizione fortemente minoritaria per interesse e relativi finanziamenti. E questo accade nonostante il fabbisogno di abitazioni, in particolare in regime di edilizia sovvenzionata, si attesti su numeri sempre elevati e ancora in crescita.

 L’IN/ARCH, da sempre sostenitore di dibattiti con politici, operatori imprenditoriali, esponenti del mondo accademico e professionale, vuole essere spazio di confronto sulle possibilità di rilancio dell’ERP, in un quadro di politiche abitative sociali coerenti e comprensive; rilancio da intendersi sia come occasione di rigenerazione sociale e urbana che come opportunità economica e professionale per il settore edilizia/architettura.

 Nell’attuale orizzonte socio-economico e politico e del diritto alla casa sono diverse la questioni in gioco, a livello europeo e nazionale e, con attenzione al caso romano, sono molte le ragioni per tornare ad investire nel settore sia dal punto di vista sociale e sia per un rinnovato avanzamento culturale, tecnico-disciplinare e della sperimentazione progettuale.

 Risulta quindi necessario un superamento delle criticità che hanno accompagnato il declino dell’ERP e gli insoddisfacenti esiti dell’Housing sociale, ma che  recenti iniziative politiche, urbane ed abitative anche comprese nelle ampie finalità del PNRR fanno sperare in un prossimo rilancio.

saluti
Antonio Ciucci Presidente ANCE Roma – ACER  |  Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

introduzione
Alessandra Montenero Comitato dei saggi IN/ARCH, Docente Master Urbam  |  Saverio Santangelo Direttore Master Urbam, Sapienza Università di Roma

partecipano al confronto
Maria Teresa Cutrì Architetto  |  Maria Grazia Della Scala Docente Sapienza Università di Roma  |  Alessandra De Rose Docente Sapienza Università di Roma

interviene
Andrea Tobia Zevi Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Comune di Roma

ne parlano
Benedetta Bonifati Vicepresidente Edilizia Privata ANCE ROMA – ACER  |  Alessandra Capuano Direttrice Dipartimento Architettura e Progetto – Sapienza Università di Roma  |  Alessandro Panci Presidente Ordine Architetti PPC di Roma e Provincia

modera
Alessandra Montenero Docente Master Urbam  – Sapienza Università di Roma, Comitato dei saggi IN/ARCH

 

invito 13novembre2023

L’Handmade in Italy per lo sviluppo locale

lunedì 30 ottobre 2023 | ANCE ROMA – ACER | via di Villa Patrizi 11 | Roma

con il patrocinio di

L’Handmade in Italy per lo sviluppo locale
Presentazione di un progetto PRIN sul design e le attività produttive in cinque regioni del Sud Italia

Intradosso della volta in Corian® DuPont del Museo Temporaneo d’impresa di Pompei (il centro del primo Sistema Museale Regionale del Design e delle Arti Applicate “OFFICIAMUSEUM”, già elaborato in Campania dal DADI/VANVITELLI)

L’IN/ARCH Lazio, nell’ambito de “i lunedì dell’architettura”, presenta il PRIN (Progetti di rilevante interesse nazionale), ammesso a finanziamento dal MUR, “The Design System in the Southern Italy territories. Design and Craftsmanship of excellence for the Made in Italy development and the engagement of local knowledge (DeinSIte)”, elaborato dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.
Il progetto, basato sull’interazione tra beni culturali, turismo, design e artigianato, interessa il Sud (con le Regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia). L’obiettivo è quello di realizzare un macrosistema di cinque Sistemi Museali Regionali del design e delle arti applicate, ciascuno dotato di un museo delle imprese del prodotto di eccellenza – da realizzare in aree ad alto valore turistico – per connettore musei e aziende. In altre parole, un museo del design contemporaneo concepito come luogo d’eccezione dove presentare i nuovi prodotti Handmade in Italy [Gambardella, C. (2020). Handmade in Italy. Altralinea Edizioni].
Alla governance del Sistema, con i più diversi soggetti pubblici e privati operanti nei territori interessati, sarà affidato il ruolo di direzione sovraregionale per valorizzare le relazioni tra le comunità e i luoghi, contribuire alla rivitalizzazione imprenditoriale delle regioni meridionali, promuovere lo sviluppo locale all’interno del “Made in Italy” – anche grazie all’industria del turismo – e favorire l’occupazione di giovani laureati.

sessione del mattino – ore 10:30  |  13:30

saluti   |  Marco Vivio Vicepresidente INARCH Lazio   |  Ornella Zerlenga Direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”  |  Giuseppe De Luca Direttore del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze

illustrano il progetto   |  Claudio Gambardella, Principal Investigator e Responsabile Unità di Ricerca dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”  |   Francesca Tosi Responsabile Unità di Ricerca dell’Università degli Studi di Firenze

intervengono   |  Vito Grassi Vicepresidente Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali   |  Ermete Realacci Presidente SYMBOLA Fondazione per le qualità italiane  |  Marika Aakesson Consiglio Direttivo ADI Associazione per il Disegno Industriale  |  Andrea Mazzoli Consiglio Direttivo IN/ARCH Lazio  |  Alessandra Cirafici Coordinatore Dottorato di Ricerca di Interesse Nazionale in Design per il Made in Italy

modera   |  Manuela Rafaiani giornalista

tavola rotonda ore 15:30  |  17:30

Una cabina di regia per lo sviluppo del Made in Italy al Sud: il ruolo dell’Università

discussant   |   Alessia Brischetto UNIFI  |  Mariadelaide Cuozzo UNIBAS  |  Patrizia Di Costanzo ADI  |  Francesca La Rocca UNICAMPANIA  |  Simona Ottieri UNICAMPANIA  |  Daniela Piscitelli UNICAMPANIA  |  Carmine Ludovico Quistelli UNIRC  |  Dario Russo UNIPA  |   Chiara Scarpitti UNICAMPANIA  |  Francesca Tosi UNIFI   |  Ferdinando Trapani UNIPA

modera   |  Claudio Gambardella UNICAMPANIA

invito 30ottobre2023

comunicato stampa comunicato stampa 30ottobre2023

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

Quattro punti da applicare sotto soglia comunitaria (€5.382.000), la parte più critica di questo Codice, che tante preoccupazioni sta sollevando.
Proponiamo questi quattro punti perché ci deve essere una netta separazione di responsabilità tra progettista/direttore dei lavori da un lato e impresa appaltatrice dall’altro. Il progettista deve rappresentare l’interesse pubblico sempre stando dalla parte della pubblica amministrazione. L’impresa appaltatrice deve rispettare gli obblighi contrattuali, salvaguardare il proprio diritto di fare utili, contribuendo sia allo sviluppo sostenibile che al progresso del Paese. Senza questa separazione, sono sempre possibili conflitti di interesse e commistioni opache, anche garantendo un contratto separato per l’architetto.
Da più parti sono infatti emerse notevoli perplessità in ordine alla trasparenza, per la annunciata proliferazione, nel nuovo Codice, delle procedure negoziate e degli appalti integrati (senza bisogno di giustificarne l’utilizzo) sotto soglia comunitaria.
Se ci fossero preoccupazioni sulle tempistiche del PNRR, si potrebbero predisporre norme transitorie specifiche, e non togliere le garanzie di qualità ad un Testo Unico permanente.
Tecnicamente l’emendamento all’All. 1.7, che è stato redatto con il supporto dell’Avv. Arturo Cancrini, potrebbe essere recepito in vista dell’elaborazione e dell’adozione del regolamento di cui all’art. 41 del D.lgs. 36/2023.
Si parla da trent’anni di Legge per la qualità dell’architettura, bene di tutti. La legge per l’architettura è questa! È nell’emendamento che proponiamo. Oggi l’impegno per la qualità dell’architettura, si sposta sul Codice degli appalti, ed è più che mai attuale

saluti e introduzione
Matteo Faustini Presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Verona
Daniela Cavallo Segretario IN/ARCH Triveneto – Verona

ne parlano
Arturo Cancrini Avvocato (in collegamento)
Lucia Krasovec Lucas Presidente IN/ARCH Triveneto
Massimo Rosolini Presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Latina
Carlo Trestini Presidente ANCE Verona

modera
Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

conclusioni
Paola Bonuzzi Vicepresidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Verona

PARTECIPAZIONE GRATUITA APERTA A TUTTI
termine manifestazione 19.30

Per iscrizione architetti: https://www.h25.it/verona-ordine-architetti-ppc
3 CFP per gli architetti

invito 17ottobre2023-centenario

riflessifilmati – Verso il “Codice europeo della progettazione finalizzato alla qualità degli ambienti di vita”

venerdì 14 luglio 2023, dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Roma, Facoltà di Architettura “La Sapienza” – Aula Magna Bruno Zevi

Verso il “Codice europeo della progettazionefinalizzato alla qualità degli ambienti di vita”

Migliorare gli ambienti di vita è prioritario. Incidono in maniera profonda e positiva sui sistemi complessi del One Health (salute umana, animale, del Pianeta) e della coesione sociale (armonia, valorizzazione di diversità e differenze, inclusione, no one left behind) dello sviluppo secondo i principi dell’economia circolare.
Per la realizzazione concreta e diffusa di interventi di rigenerazione dei territori e delle città, le dichiarazioni di principio elaborate da organismi internazionali (ONU, OMS, WEF, UE, UIA, OIA) devono trasformarsi in regole chiare per i Governi centrali e locali. Da qui la proposta di elaborare le linee guida per il “Codice europeo della progettazione finalizzato alla qualità degli ambienti di vita” che saranno presentate a Parigi il 7 ottobre prossimo nell’ambito della sezione internazionale del Festival Seed Design Actions for the future. L’incontro del 14 luglio a Roma è un’importante tappa di avvicinamento a questo ambizioso ma irrinunciabile progetto.

Le 7 Linee guida
1. Interesse pubblico per ambienti di vita, architettura e conversione ecologica
2. Il ruolo del committente
3. Il ruolo del progettista
4. Il programma di progetto
5. L’incarico di progettazione
6. Le autorizzazioni
7. Il ruolo dell’impresa

venerdì 14 luglio 2023, dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Roma, Facoltà di Architettura “La Sapienza” – Aula Magna Bruno Zevi

PROGRAMMA

ore 10:00

Introduce Andrea Margaritelli, Presidente IN/ARCH
Coordina Francesco Orofino, Segretario Generale IN/ARCH

ore 10:10 Interviene Massimo Pica Ciamarra, Direttore de «Le Carré Bleu»

ore 10:30 Tavola rotonda Cercle de Rédaction del Carré Bleu
Massimo LocciLuigi Prestinenza PuglisiLivio Sacchi 
Coordina  Marco Vivio, Vice Presidente IN/ARCH Lazio

ore 11:10 Esperienze internazionali
Introduce Giovanni Di Leo, Comitato Scientifico IN/ARCH

ore 11:30 La voce dei progettisti
Intervengono
Susanna Ferrini n!studio, Guendalina Salimei T-Studio, Susanna Tradati Nemesi

ore 12:00 La voce degli esponenti del mondo imprenditoriale, della politica e dell’università

Intervengono
Piero Petrucco Vice Presidente ANCE, On. Nicola Irto Senatore della Repubblica, Anna Irene Del Monaco Professore associato in Composizione architettonica e urbana-Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”

ore 12:40 Conclusioni
Orazio Carpenzano, Preside della Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”

La proposta di Linee guida per un “Codice europeo della progettazione finalizzato alla qualità degli ambienti di vita” è contenuto nel numero n°2-3/2023 Le Carré Bleu, feuille internationale d’architecture scaricabile gratuitamente al link:
https://www.inarch.it/le-carre-bleu-n-2-3-2023-feuille-internationale-darchitecture/

Sono stati richiesti 3 CFP per gli architetti.

Si ringrazia per la generosa ospitalità la Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza”.

invito

riflessifilmati – UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

i lunedì dell’architettura©

Istituto Nazionale di Architettura – IN/ARCH Lazio | Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Latina

ore 15.00 | lunedì 19 giugno 2023
Centro congressi Hotel Europa| Via Emanuele Filiberto, 14 – Latina

NEL CORSO DI QUESTO “LUNEDÌ DELL’ARCHITETTURA” SI IPOTIZZERÀ LA CANDIDATURA DI LATINA COME CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

Quattro i punti qualificanti dell’Emendamento al Codice dei Contratti per la Qualità dell’Architettura: 1 – Concorso di progettazione obbligatorio per le opere di architettura 2 – Progetto esecutivo redatto dal vincitore del concorso 3 – Gara d’appalto tradizionale, con esclusione delle offerte anomale, sulla base del progetto esecutivo 4 – Supporto al RUP offerto da una Istituzione tecnica indipendente (promossa da associazioni professionali, imprenditoriali e culturali)

saluti Massimo Rosolini Presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Latina

intervengono Matilde Celentano Sindaco di Latina, Gerardo Stefanelli Presidente della Provincia di Latina, Laura Corrotti Consigliere regionale del Lazio – Presidente Commissione Urbanistica, Salvatore La Penna Consigliere regionale del Lazio, Annalisa Muzio Assessore all’Urbanistica di Latina, Angelo Tripodi Presidente della IX Commissione Lavoro della Regione Lazio

ne parlano Fausto Bianchi Presidente della Piccola Industria di Unindustria Lazio, Paola Bonuzzi Vicepresidente Ordine degli Architetti PPC di Verona, Tommaso Brasiliano architetto già Presidente ARE, Arturo Cancrini Avvocato, Paolo Ciampi Direttore generale ATER Latina, Stefano Michelato Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio, Pierantonio Palluzzi Presidente ANCE Latina, Marco Petreschi Sapienza Università di Roma

modera Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

i lunedì dell’architettura©

Istituto Nazionale di Architettura IN/ARCH Lazio  Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Latina

 
ore 15.00  |  lunedì 19 giugno 2023
Centro congressi Hotel Europa|  Via Emanuele Filiberto, 14 – Latina

NEL CORSO DI QUESTO “LUNEDÌ DELL’ARCHITETTURA” SI IPOTIZZERÀ LA CANDIDATURA DI LATINA COME CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

Quattro i punti qualificanti dell’Emendamento al Codice dei Contratti per la Qualità dell’Architettura:

  1. Concorso di progettazione obbligatorio per le opere di architettura
  2. Progetto esecutivo redatto dal vincitore del concorso
  3. Gara d’appalto tradizionale, con esclusione delle offerte anomale, sulla base del progetto esecutivo
  4. Supporto al RUP offerto da una Istituzione tecnica indipendente (promossa da associazioni professionali, imprenditoriali e culturali)

Quattro punti da applicare sotto soglia comunitaria (€5.382.000), la parte più critica di questo Codice, che tante preoccupazioni sta sollevando.

Proponiamo questi quattro punti perché ci deve essere una netta separazione di responsabilità tra progettista/direttore dei lavori da un lato e impresa appaltatrice dall’altro. Il progettista deve rappresentare l’interesse pubblico sempre stando dalla parte della pubblica amministrazione. L’impresa appaltatrice deve rispettare gli obblighi contrattuali, salvaguardare il proprio diritto di fare utili, contribuendo sia allo sviluppo sostenibile che al progresso del Paese.

Senza questa separazione, sono sempre possibili conflitti di interesse e commistioni opache, anche garantendo un contratto separato per l’architetto. Da più parti sono infatti emerse notevoli perplessità in ordine alla trasparenza, per la annunciata proliferazione, nel nuovo Codice, delle procedure negoziate e degli appalti integrati (senza bisogno di giustificarne l’utilizzo) sotto soglia comunitaria.

Se ci fossero preoccupazioni sulle tempistiche del PNRR, si potrebbero predisporre norme transitorie specifiche, e non togliere le garanzie di qualità ad un Testo Unico permanente.

Tecnicamente l’emendamento all’All. 1.7, che è stato redatto con il supporto dell’Avv. Arturo Cancrini, potrebbe essere recepito in vista dell’elaborazione e dell’adozione del regolamento di cui all’art. 41 del D.lgs. 36/2023.

Si parla da trent’anni di Legge per la qualità dell’architettura, bene di tutti. La legge per l’architettura è questa! È nell’emendamento che proponiamo. In attesa dell’emendamento, si potrebbero proporre protocolli d’accordo tra IN/ARCH Lazio, Ordine degli architetti della Provincia di Latina, e le Amministrazioni Comunali o Provinciali.

Oggi l’impegno per la qualità dell’architettura, si sposta sul Codice degli appalti, ed è più che mai attuale.

saluti Massimo Rosolini Presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Latina

intervengono Matilde Celentano Sindaco di Latina, Gerardo Stefanelli Presidente della Provincia di Latina, Laura Corrotti Consigliere regionale del Lazio – Presidente Commissione Urbanistica, Salvatore La Penna Consigliere regionale del Lazio, Annalisa Muzio Assessore all’Urbanistica di Latina, Angelo Tripodi Presidente della IX Commissione Lavoro della Regione Lazio

 ne parlano Fausto Bianchi Presidente della Piccola Industria di Unindustria Lazio, Paola Bonuzzi Vicepresidente Ordine degli Architetti PPC di Verona, Tommaso Brasiliano architetto già Presidente ARE, Arturo Cancrini Avvocato, Paolo Ciampi Direttore generale ATER Latina, Stefano Michelato Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio, Pierantonio Palluzzi Presidente ANCE Latina, Marco Petreschi Sapienza Università di Roma, Enzo Pinci Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio, Luca Zevi Vicepresidente IN/ARCH

modera Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

alcuni nomi sono in attesa di conferma

alla partecipazione della manifestazione verranno riconosciuti (da parte dell’OAPPC di Latina) 3 crediti formativi

invito19giugno2023

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

i lunedì dell’architettura©

ore 16.00  |  lunedì 29 maggio 2023
Aula Magna “Bruno Zevi” Facoltà di Architettura Sapienza  |  via A. Gramsci 53, Roma

UN EMENDAMENTO PER LA QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA
Quattro i punti qualificanti dell’Emendamento al Codice dei Contratti per la Qualità dell’Architettura:

  1. Concorso di progettazione obbligatorio per le opere di architettura,
  2. Progetto esecutivo redatto dal vincitore del concorso,
  3. Gara d’appalto tradizionale, con esclusione delle offerte anomale, sulla base del progetto esecutivo,
  4. Supporto al RUP offerto da una Istituzione tecnica indipendente (promossa da associazioni professionali, imprenditoriali e culturali

Quattro punti da applicare sotto soglia comunitaria (€5.382.000), la parte più critica di questo Codice, che tante preoccupazioni sta sollevando.
Proponiamo questi quattro punti perché ci deve essere una netta separazione di responsabilità tra progettista/direttore dei lavori da un lato e impresa appaltatrice dall’altro. Il progettista deve rappresentare l’interesse pubblico sempre stando dalla parte della pubblica amministrazione. L’impresa appaltatrice deve rispettare gli obblighi contrattuali, salvaguardare il proprio diritto di fare utili, contribuendo sia allo sviluppo sostenibile che al progresso del Paese.
Senza questa separazione, sono sempre possibili conflitti di interesse e commistioni opache, anche garantendo un contratto separato per l’architetto.
Da più parti sono infatti emerse notevoli perplessità in ordine alla trasparenza, per la annunciata proliferazione, nel nuovo Codice, delle procedure negoziate e degli appalti integrati (senza bisogno di giustificarne l’utilizzo) sotto soglia comunitaria.
Se ci fossero preoccupazioni sulle tempistiche del PNRR, si potrebbero predisporre norme transitorie specifiche, e non togliere le garanzie di qualità ad un Testo Unico permanente.
Tecnicamente l’emendamento all’All. 1.7, che è stato redatto con il supporto dell’Avv. Arturo Cancrini, potrebbe essere recepito in vista dell’elaborazione e dell’adozione del regolamento di cui all’art. 41 del D.lgs. 36/2023.
Si parla da trent’anni di Legge per la qualità dell’architettura, bene di tutti. La legge per l’architettura è questa! È nell’emendamento che proponiamo.
Oggi l’impegno per la qualità dell’architettura, si sposta sul Codice degli appalti, ed è più che mai attuale

saluti Orazio Carpenzano Preside Architettura –  Sapienza Università di Roma, Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

intervengono Andrea De Priamo Senatore della Repubblica, Nicola Irto Senatore della Repubblica, Mauro Rotelli Deputato al Parlamento

interviene anche Silvia Marzot avvocato, membro del Tavolo tecnico congiunto tra Consiglio di Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri e MIT

ne parlano Arturo Cancrini Avvocato, Orazio Carpenzano Preside Architettura – Sapienza Università di Roma, Antonio Ciucci Presidente ANCE ROMA – ACER, Massimo Locci Coordinatore comitato Scientifico IN/ARCH, Stefano Michelato Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio, Alessandra Montenero Docente Master Urbam La SapienzaComitato dei Saggi IN/ARCH,  Marco Petreschi Sapienza Università di Roma, Massimo Pica Ciamarra Comitato dei Saggi IN/ARCH, Massimo Rosolini Presidente Ordine Architetti PPC della Provincia di Latina, Susanna Tradati partner Nemesi Architects – Membro Commissione Linee Guida PFTE, Luca Zevi Vicepresidente IN/ARCH

intervento programmato Andrea Mazzoli Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

modera Marco Vivio Vicepresidente IN/ARCH Lazio

invito 29maggio2023

“PROSPETTIVE CON ORIZZONTI”

i lunedì dell’architettura©
ore 19.00  |  lunedì 22 maggio 2023  |   ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma
 in collaborazione con il Gruppo Giovani Costruttori ANCE Roma – ACER

 l’opera di Alfredo Pirri e il rapporto tra arte, architettura e spazio pubblico
 “PROSPETTIVE CON ORIZZONTI”

Questo “Lunedì dell’architettura” IN/ARCH Lazio è dedicato a “Prospettive con orizzonti”, opera dell’artista Alfredo Pirri, installata sulla copertura della Sala Zubin Mehta, nuovo Auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, realizzato su committenza del Comune di Firenze, dalle imprese SAC spa e I.g.i.t. spa e progettata dallo studio ABDR Architetti Associati.
L’installazione site-specific è stata donata dalla famiglia Cerasi, e si sviluppa su una superficie di circa 2.270 metri quadri.
“Grazie ad Alfredo Pirri, uno dei massimi artisti contemporanei, e al dono dell’ingegner Cerasi, il Maggio musicale fiorentino ha un’opera d’arte permanente unica nel panorama dell’arte italiana, anche per dimensioni, che arricchisce tutta l’infrastruttura del Teatro” Dario Nardella, Sindaco di Firenze

saluti Antonio Ciucci presidente ANCE Roma – ACER, Marco Vivio vice presidente INARCH Lazio

Illustra l’opera Alfredo Pirri artista e autore di “Prospettive con orizzonti”

Intervengono Emiliano Cerasi, imprenditore, Fondazione Elena e Claudio Cerasi; Paolo Desideri, ABDR Architetti Associati; Elisabetta Maggini, presidente Gruppo Giovani Costruttori ANCE Roma – ACER; Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte; Sara Zanin, gallerista, z2o Sara Zanin Gallery

modera Laura Pranzetti Lombardini, scrittrice e collezionista

interventi programmati Rosario Pavia membro del Comitato Scientifico IN/ARCH Nazionale, Enzo Pinci consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

in collaborazione con 

invito

riflessifilmati – 15maggio2023 – La Biennale dello Spazio pubblico e l’identità dei cittadini

I lunedì dell’architettura
Lunedì 15 maggio 2023 | ore 19.00
ACER – Roma – via di Villa Patrizi, 11

Saluti Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio
Coordina Emma Tagliacollo, Segretario IN/ARCH Lazio
Intervengono Riccardo Petrachi, Presidente BiSP
Manuela Alessi, Direttivo BiSP
Rosario Pavia, Comitato Scientifico IN/ARCH
Maria Cristina Tullio, Presidente AIAPP
Marco Vigliotti, Ecomuseo della via Latina

Un incontro per riflettere sullo spazio pubblico declinato attraverso le azioni e la partecipazione dei cittadini che, agendo all’interno dei luoghi, ridefiniscono la propria identità e quella della città, grazie alle relazioni, agli usi e alle pratiche messe in atto. La città, che spesso percepiamo come frammentata e
dispersiva, può essere descritta e vissuta come una rete di interconnessioni che ci mettono in comunicazione e ci consentono di creare strategie virtuose di governo e di gestione.

riflessifilmati – 15maggio2023 – ARCHITETTURA ‐ ARTE ‐ PAESAGGIO

ARCHITETTURA ‐ ARTE ‐ PAESAGGIO
Progetto “Anthropos & Kainos” Climate Change

La capacità dell’arte di raccontare il proprio tempo non è rimasta indifferente agli sconvolgimenti climatici a cui assistiamo nel nostro quotidiano. Mentre il mondo prende coscienza dell’urgenza di cambiare le proprie abitudini per garantire un futuro al pianeta, l’arte contemporanea e i suoi esponenti si sono già schierati in vari Paesi, per sensibilizzare il pubblico al grande problema del XXI secolo, elaborando una strategia discorsiva, utilizzando linguaggi artistici, per comunicare e informare un unico messaggio:
Il progetto Climate Change, denominato “Anthropos & Kainos” ha avuto, con
successo, il suo primo appuntamento a Roma nel giugno 2022.
Il secondo appuntamento è previsto presso l’Ex Cartiera Latina di Roma, Parco Regionale dell’Appia Antica, dal 9 al 16 giugno 2023, con oltre 100 artisti

saluti Marco Vivio, vicepresidente IN/ARCH Lazio
introduce e modera Achille M. Ippolito, presidente Associazione Simonetta Bastelli
ne parlano
Maria Rita Bassano Ferretti, curatrice della mostra
con gli artisti Primarosa Cesarini Sforza, Claudio Marani, Carlo Marchetti, co‐curatore della mostra

i lunedì dell’architettura©
ore 17,30 | lunedì 15 maggio 2023
ANCE Roma ‐ ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

I BONUS EDILIZI E LE CASE GREEN

i lunedì dell’architettura© EXTRA MOENIA

Aula Magna ‐ Piazza Borghese 9, Roma | ore 16.30 | lunedì 8 maggio 2023

IN/ARCH Lazio e la Facoltà di Architettura, Sapienza Università’ di Roma

I BONUS EDILIZI E LE CASE GREEN
Riflessioni e proposte per un ambiente ecologicamente migliorabile

Questo “lunedì dell’architettura” vuole ragionare e dibattere su più temi tutti di grande attualità.
La giornata si apre con la proiezione di un breve filmato (circa 12 minuti) nel quale l’architetto Andrea Mazzoli –progettista dell’opera‐ illustra un intervento di manutenzione e restauro di un importante edificio: quello progettato da Quadrio Pirani per il lotto XXX a Testaccio, Roma. Il lavoro riguarda il cosiddetto “bonus facciate”, agevolabile al 90%, bonus con cui si intendeva ridare dignità e decoro ai fabbricati situati nei centri storici delle città.
Il filmato intende innanzitutto testimoniare come anche per un lavoro “minore” –la manutenzione di una facciata‐ l’attenzione consapevole del progettista (e di tutti gli altri attori coinvolti) riesca a produrre un’opera di qualche qualità. Ma è soprattutto lo spunto per aprire una riflessione sui molteplici temi cui si accennava all’inizio.
Si tratta delle molteplici e dannose modifiche legislative che hanno complicato la vita di imprese e tecnici, annullando nella pratica, per finire, la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali previste all’avvio dei lavori (per l’intervento a Testaccio sono stati necessari circa otto mesi di lavoro preliminare, comprensivi dei 60 giorni per ottenere il parere consultivo della Soprintendenza, degli ulteriori 60 giorni per l’Occupazione del Suolo Pubblico, per i 30 ‐15+15‐ giorni per convocare le assemblee condominiali necessarie alle ratifiche dei lavori).
Si tratta della reale valutazione dell’impatto economico che i bonus hanno avuto per il settore dell’edilizia, storicamente uno dei motori della crescita economica del paese (basta ripassare la storia d’Italia degli anni 50/60 nel dopoguerra).
Si tratta dei “cassetti fiscali vuoti”: quelli degli architetti che pur avendo portato a termine tutte le pratiche burocratiche amministrative (fino alla CILAS) e tutte le attività progettuali (fino al Computo Metrico Estimativo esecutivo) non ricevono compensi dato che in assenza della possibilità prevista dalla cessione del credito le imprese non firmano i contratti d’appalto. Ma si tratta anche, naturalmente, dei “cassetti fiscali pieni e inutilizzabili” delle imprese, che non riescono a scontare i loro crediti, e sono in grave difficoltà. ”
Si tratta della comprensione di quanto importante debba essere una conversione ecologica del patrimonio immobiliare italiano. Un sistema che ora è bloccato e che, pur con molti difetti, andava proprio in questa direzione.

saluti
Anna Irene Del Monaco, professore associato in Composizione Architettonica e Urbana
Marco Vivio, vicepresidente IN/ARCH Lazio
ne parlano
Alessio Ferrari Angelo‐Comneno, avvocato
Maria Rosaria Guarini, professore associato in Estimo e Valutazione
Giancarlo Maussier, presidente Federarchitetti Lazio
Andrea Mazzoli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio
Antonio Nicita, senatore del PD
Lorenzo Sette, vicepresidente Centro studi ANCE Roma ‐ ACER
modera
Valentina Piscitelli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

invito

Architettura della soluzione

i lunedì dell’architettura©
lunedì 3 aprile 2023 | ore 19.00 – ACER, via di Villa Patrizi 11, Roma

Architettura della soluzione
L’architettura degli interni attraverso la visione di due architetti romani

Incontro con:
Maria Acrivoulis e Filippo Bombace

La contemporaneità ci consegnerà un nuovo modo di vivere e di gestire gli spazi?
Attraverso il confronto per immagini dei progetti degli architetti Filippo Bombace e Maria Acrivoulis l’incontro vuole mettere in luce le possibilità rivelate da diverse rappresentazioni del mondo e dello spazio
dell’abitazione contemporanea. A parità di visione, ci si interrogherà se esistono differenze sulla percezione nel modo di progettare al maschile o al femminile, fornendo anche esempi celebri della storia dell’architettura. L’appuntamento apre il ciclo di una serie di approfondimenti sul tema della
felicità dell’abitare.

Introduce:
Marco Vivio – vice presidente IN/ARCH Lazio
Interverranno:
Maria Acrivoulis – architetto
Filippo Bombace – architetto
Anna Irene Del Monaco – architetto
Massimo Locci – architetto
Davide Paterna – presidente Open City Roma
Modera:
Valentina Piscitelli – consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

in collaborazione con EDILPIEMME e Galletti Group

invito

ROMA: INTERVENTI ATTESI E POSSIBILI RISPOSTE

i lunedì dell’architettura©

ore 18.30 | lunedì 27 marzo 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

ROMA: INTERVENTI ATTESI E POSSIBILI RISPOSTE

L’IN/ARCH, da sempre sostenitore di dibattiti con politici, operatori imprenditoriali, esponenti del mondo accademico e professionale sulle tematiche del processo di trasformazione delle città e della qualità dell’architettura, promuove questo incontro per valutare possibili risposte operative nel campo dell’URBANISTICA ATTUATIVA ed in particolare nell’ABITARE, nei SERVIZI, nel FREESPACE.

Tale incontro è anche una risposta all’incarico affidato dal Sindaco di Roma per far sviluppare programmi e progetti sul tema “Laboratorio Roma 050 – il Futuro della Metropoli nel Mondo”: Piano di riqualificazione e rigenerazione urbana per la Capitale.

È noto che all’interno della Città versano in uno stato di degrado e con destinazioni d‘uso inattive molteplici edifici di proprietà pubblica e privata, soprattutto artigianali o industriali che rigenerati e con destinazioni d’uso modificate potrebbero restituire alla città servizi al posto di ruderi e luoghi malsani e rendere reali alcune utopie con una nuova visione dell’ambiente urbano per la fruizione dei servizi, lo sviluppo della socialità, la protezione ed il recupero di qualità ambientali non valorizzate, anche favorendo la promozione di forme di cooperazione comunitaria e di imprese solidali.

Per favorire la rigenerazione di parte del patrimonio pubblico, considerata la positività di analoghe esperienze anche romane, appare opportuno il ricorso al partenariato pubblico-privato per la realizzazione e la gestione di numerosi e specifici interventi che l’A.C. non effettua per la nota carenza di risorse economiche pubbliche.
Oggi, un’importante leva economica è rappresentata dall’apporto, a fondo perduto, di risorse addizionali del PNRR, che possono generare un effetto moltiplicativo degli investimenti pubblico -privati per un riammodernamento green di tanti edifici presenti nel territorio comunale.
Il patrimonio immobiliare privato inutilizzato e degradato per potersi rigenerare con mutate destinazioni d’uso e, se necessario, con diverse tipologie edilizie necessita di nuove procedure tecniche-amministrative chiare e con tempi certi.
Anche l’elaborazione di piani attuativi finalizzati al recupero dei servizi di prossimità e non solo, della residenza e dei luoghi di aggregazione sociale, consentirebbe l’utilizzazione dei volumi edilizi e degli spazi abbandonati per divenire luoghi di primari e sostenibili interventi per la rigenerazione anche di piccole porzioni della città, migliorando la qualità della vita e lo sviluppo delle comunità locali

saluti Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

introduzione dei Curatori: Alessandra Montenero, Docente Master Urbam – La Sapienza – Roma, Comitato dei saggi IN/ARCH e Stefano Salvi, libero professionista, Socio fondatore Studio Salvi & Associati- Roma, Docente ISIA Roma Design

intervengono: Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica; Andrea Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative

ne parlano: Benedetta Bonifati, Vicepresidente per l’edilizia privata ANCE Roma-ACER; Marcella Gabbiani, Architetto – Studio Gabbiani & Associati; Alfonso Giancotti, Prof. Ordinario Progettazione. Architettonica – Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma; Claudio Lucidi, Esperto Partenariato pubblico-privato, Ragioneria Generale dello Stato; Elisabetta Maggini, Presidente Giovani Imprenditori ANCE Roma-ACER; Alessandro Panci, Presidente Ordine Architetti PPC di Roma e Provincia; Enzo Pinci, già Docente Progettazione Architettonica, Storia dell’Architettura, Allestimento; Saverio Santangelo, Direttore Master Urbam – Urbanistica per l’Amministrazione pubblica – Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma

modera Alessandra Montenero

invito

“IN DIFESA DELL’ARCHITETTURA”

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 20 marzo 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

"IN DIFESA DELL'ARCHITETTURA"
riflessioni e proposte sul Codice dei Contratti pubblici

Contenuti per migliorare il DL 16.12.2022 Codice dei Contratti Pubblici

Questo “lunedì dell’architettura” vuole illustrare e dibattere su una proposta di modifica al Codice dei Contratti pubblici, finalizzata a salvaguardare la Qualità dell’architettura, bene comune, messa in discussione dal DL 16.12.2022.

La proposta riguarda i lavori sotto soglia comunitaria (euro 5.382.000), e precisamente: 1. La obbligatorietà del concorso di progettazione, senza prerequisiti di fatturato o avvalimenti, 2. La progettazione esecutiva a base di gara, 3. La gara d’appalto tradizionale (con eliminazione delle offerte anomale).

Questo perché ci deve essere una netta separazione di responsabilità tra progettista/ direttore dei lavori da un lato, e impresa appaltatrice dell’altro. Il progettista deve sempre stare dalla parte della pubblica amministrazione e rappresentare l’interesse pubblico. L’impresa appaltatrice ha il diritto/dovere di fare utili, contribuendo così allo sviluppo sostenibile e al progresso del Paese.

Senza questa separazione, sono sempre possibili conflitti di interesse e commistioni opache, anche garantendo un contratto separato per l’architetto.

Da più parti sono infatti emerse notevoli perplessità in ordine alla trasparenza, per la annunciata proliferazione, nel nuovo Codice, delle procedure negoziate e degli appalti integrati (senza bisogno di giustificarne l’utilizzo) sotto soglia comunitaria.

Per supportare la Pubblica amministrazione nell’espletamento di queste procedure, si potrebbe anche pensare di istituire, con il patrocinio dell’IN/ARCH e di altre istituzioni qualificate, un servizio di supporto tecnico-giuridico al Responsabile del procedimento.

Questa proposta potrebbe costituire il primo nucleo per quella “Legge per la qualità dell’Architettura” che gli architetti e la comunità civile attendono da 30 anni. Perché la qualità dell’architettura è un bene di tutti!

saluti Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma-ACER

ne parlano: Arturo Cancrini, Avvocato; Luciano Ciocchetti, Deputato al Parlamento; Nicola Irto, Senatore della Repubblica; Giorgio Lupoi, Presidente OICE; Stefano Michelato, architetto; Alessandro Panci, Presidente Ordine Architetti PPC di Roma e provincia; Massimo Rosolini, Presidente Ordine Architetti PPC della provincia di Latina; Marco Simiani, Deputato al Parlamento; Luca Zevi, Vicepresidente IN/ARCH

modera Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

intervento programmato Alessandra Montenero, Docente Master Urban – La Sapienza – Roma, Comitato dei saggi IN/ARCH

locandina

mostra “Costruzione” di Fabrizio Prevedello

ore 18,30 | lunedì 6 marzo 2023 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma
in collaborazione con
Gruppo Giovani Ance Roma, e la Galleria z2o Sara Zanin Gallery

visita guidata alla mostra “Costruzione” di Fabrizio Prevedello

parteciperanno oltre all’Artista
Elisabetta Maggini Presidente Giovani Ance Roma, Sara Zanin Galleria z2o

i lunedi dell’architetura – 6marzo2023

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 6 marzo 2023 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma
MedWays. Il mediterraneo come lessico per un nuovo modello di sviluppo

Da una ricerca coordinata realizzata da Mosè Ricci per il Centro Linceo Interdisciplinare Beniamino Segre e premiata dell’Accademia Nazionale dei Lincei scaturisce una visione comune a tutti i contributi presenti nella pubblicazione/Atlante. Ogni progetto di cambiamento dello spazio fisico può considerare l’esistente materiale da costruzione e il Mediterraneo come una sorta di manuale. Nel Mediterraneo i temi dell’abitare sono da sempre quelli della mitigazione e dell’adattamento al clima, della flessibilità e della fruibilità degli spazi sociali, della centralità del paesaggio, dello spazio solido come palinsesto narrativo, e molto altro. In questo quadro il Mediterraneo è un manuale di situazioni, di immaginari , ma anche di progetti ecologici che trova nel paesaggio la sua figura ideale. Il Mediterraneo è quel luogo dove tutti desiderano viaggiare, magari per una stagione o anche tutta la vita. Il mediterraneo è probabilmente il luogo migliore dove abitare.

Partecipano: Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio; Mosè Ricci, Professore Ordinario di Urbanistica, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Pianificazione Design Tecnologia dell’Architettura; Alfonso Femia, Architetto, Atelier(s) Alfonso Femia; ideatore della Biennale dello Stretto, un progetto, un viaggio, una esplorazione; Caterina Padoa Schioppa, Professore Associato, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Architettura e Progetto; Giorgia de Pasquale, PhD, Comune di Roma, Research Fellow Università di Roma3; Pepe Barbieri, Prof Ordinario Università G D’Annunzio Chieti

Modera Valentina Piscitelli, Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati: Rosario Pavia, Prof. Arch. e membro del Comitato Scientifico IN/ARCH Nazionale; Riccardo Monachesi, Architetto e Artista

Iniziativa realizzata in collaborazione con

LOCANDINA 6marzo2023

POLITICHE REGIONALI E QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 6 febbraio 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

Elezioni Regione Lazio 2023
POLITICHE REGIONALI E QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

La qualità dell’architettura, delle nostre abitazioni, delle scuole, degli spazi pubblici, dei nostri territori, è un bene comune. Oggi è messa in discussione per alcuni aspetti, dal nuovo Codice dei Contratti pubblici, attualmente all’esame del Parlamento. Per uno sviluppo sostenibile occorre anche mettere in campo progettualità e risorse private. In questo quadro si chiederà ad alcuni candidati alle prossime elezioni per la Regione Lazio, quali politiche regionali si debbano attuare nel settore delle opere pubbliche, dell’urbanistica e della riqualificazione sostenibile del territorio

ne parlano i candidati:

Mario Brugia, Avvocato, Lista Civica per Rocca Presidente
Pier Ernesto Irmici, Coordinatore della Consulta di Forza Italia per i problemi istituzionali di Roma, già Vicepresidente Commissione Urbanistica Regione Lazio, candidato con Forza Italia
Claudio Minelli, Presidente dell’Associazione Visioneroma e Candidato nella lista D’Amato Presidente

coordina Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

locandina

In difesa dell’architetto 1

25 gennaio 2023 – Ore 14:30–19:00
Casa dell’Architettura – Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma

Premessa
I “concorsi di architettura” e, più in generale, la tanto invocata “qualità  dell’architettura” sono la grande vittima del nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs 16 dicembre 2022). I concorsi di architettura non andavano bene già prima. Adesso il nuovo Codice ha, se possibile, peggiorato le cose.
Alcune domande sui concorsi di progettazione
Perché un architetto, che non possegga requisiti di fatturato (può succedere in periodi di crisi come questo) è costretto a ricorrere all’avvalimento per partecipare ad una gara o un concorso, cioè perdere la libertà professionale? Perché per realizzare una piccola opera deve umiliarsi a ricorrere alla garanzia tecnico/economica di “un operatore economico” terzo? Forse perché il
legislatore lo ritiene un incapace? Ma allora come ha fatto il nostro architetto a conseguire una laurea? E se gli architetti non sono più liberi di progettare, chi garantirà ai cittadini, alle nostre città, ai territori, la qualità dell’architettura?
Il Nuovo Codice dei Contratti (Dlgs 16 dic 2022): sarebbe stato meglio che fossero Norme transitorie
Si comprende la necessità di fare presto, di “mettere a terra” i cantieri del PNRR, di realizzare i progetti, di non perdere i soldi dell’Europa. Ma il testo fondamentale dei lavori pubblici, cioè il Codice dei Contratti, dovrebbe avere una struttura stabile e lungimirante. Invece è concepito solo
per risolvere i problemi del momento. Incentiva enormemente l’appalto integrato e le altre formule di realizzazione discrezionale dei lavori. Non c’è più separazione di ruoli tra progettista e appaltatore. A fronte di blandi controlli da parte di una Pubblica amministrazione in difficoltà e che
necessita di una riqualificazione, si dà sostanzialmente una delega in bianco all’esecutore dei lavori. La vittima di tutto ciò rischia di essere come detto la Qualità dell’architettura.

E qualche preoccupazione c’è anche sul lato della trasparenza. La qualità dell’architettura origina solo, e non ci sono altre formule, dal tradizionale e sano contraddittorio tra progettista-direttore dei lavori, che difende la qualità del suo progetto e l’interesse della collettività, da un lato, e l’impresa esecutrice, che ha il legittimo diritto/dovere di fare utili e risparmiare, dall’altro. Far
saltare questi controlli può essere giustificato in casi di somma urgenza, ma non può diventare la normalità di un “Testo Unico”.
Per questo era meglio che fossero norme transitorie.

ORE 14:30 | CHECK/IN dei partecipanti
ORE 14:50 | SALUTI ISTITUZIONALI
Alessandro Panci, Presidente OAR
15:00 | CODICE DEI CONTRATTI E DIFESA DELLA FIGURA CULTURALE E PROFESSIONALE DELL’ARCHITETTO
Marco Vivio, Consigliere OAR
15:20 | UNA LAUREA MAGISTRALE ABILITANTE E DIFESA DELLA FIGURA CULTURALE E PROFESSIONALE DELL’ARCHITETTO
Anna Irene Del Monaco, Consigliera OAR
15:40 | Eugenio Arbizzani, Professore Ordinario Facoltà di Architettura Sapienza, Università di Roma
16:00 | Arturo Cancrini, Avvocato
16:20 | Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma-Acer
16:40 | Alessandra Montenero, Docente master secondo livello Sapienza, Università di Roma
17:00 | Marco Petreschi, progettista, Sapienza Università di Roma
17:20 | Luca Ribichini, presidente Commissione Casa dell’architettura
17:40 | Claudia Ricciardi, Consigliere OAR
18:00 | Susanna Tradati, partner Nemesi Architects, Membro Commissione Linee Guida PFTE
18:20 | Luca Zevi, Vice presidente In/Arch
ORE 18:40 | DIBATTITO E CONCLUSIONI
ORE 19:00 | CHECK/OUT dei partecipanti

locandina

IN/ARCH incontra PIETRO BARUCCI

IN/ARCH incontra PIETRO BARUCCI
70 anni di professione

Premio alla carriera IN/ARCHITETTURA 2020 – Lazio

Martedì 22 novembre ore 16:30 | Roma, Ance sala Colleoni, via G.A. Guattani 16.

Prolusione Alessandra Muntoni

Interventi: Mario Avagnina, Clementina Barucci, Federico Bilò, Antonio Ciucci, Ruggero Lenci, Alessandra Montenero, Simone Ombuen, Maria Luisa Palumbo, Pino Pasquali, Elio Piroddi, Patrizia Pizzinato, Giuseppe Pullara, Franco Purini, Emma Tagliacollo, Marco Vivio, Luca Zevi

Coordina Massimo Locci

Nel corso dell’evento sarà consegnata la targa Premio alla carriera IN/ARCHITETTURA 2020 – Lazio e proiettato il documentario Pietro Barucci Architetto, 70 anni di professione.

Pietro Barucci

Nasce a Roma nel 1922 in una famiglia di artisti, progettisti e costruttori e si laurea nel 1946 con Arnaldo Foschini.

Il suo rapporto con il mondo universitario è conflittuale: si allontana con Muratori, ritorna chiamato da Libera e dopo una breve collaborazione con Quaroni lascia definitivamente l’insegnamento e si dedica alla professione.

Dagli anni Quaranta sviluppa un’intensa attività progettuale in particolare nel campo dell’edilizia residenziale, dell’edilizia scolastica e dell’industrializzazione edilizia, partecipando a vari concorsi e conseguendo importanti riconoscimenti. Negli anni Sessanta e Settanta si occupa di piani urbanistici in Tunisia ed Etiopia. Pragmatico, aggiornato nei linguaggi ma lontano dalle mode, in circa 70 anni di attività Barucci ha sempre creduto nello scambio proficuo tra committenza, impresa realizzatrice e progettista. Ha ottenuto, infatti, Premi IN/ARCH nel 1990 e nel 1992.

Tra le sue opere romane: una elegante palazzina in via Monti Parioli (1948), un edificio in linea nel quartiere INA-Casa al Tuscolano (1950), l’Istituto industriale a Pietralata (1961-70); la sede ENPAM  in via Torino (1962-65); il centro direzionale di piazzale Caravaggio (1963-69); il complesso ISES-IACP di Spinaceto (1965-77); i quartieri residenziali IACP Laurentino 38(1971-84), Torrevecchia (1978-84), Quartaccio (1978-84), i Comparti M4, R5, R11 a Tor Bella Monaca (1980-81), il Piano di Zona Mistica 2. Tutti progetti a grande scala che rappresentano una precisa idea di città contemporanea, sviluppata da Pietro Barucci come tessere di un’ideale città di fondazione.

Tra i progetti in altre città si segnalano: vari quartieri INA-Casa e altri interventi a Livorno, un edificio INCIS a Torino, il Piano Straordinario per l’Edilizia Residenziale di Napoli (1982-92 con Vittorio De Feo) e tra questi gli interventi di riqualificazione degli ambiti di Taverna del Ferro, di Pazzigno e segnatamente di Barra, dove sperimenta una interessante integrazione tra recupero dei centri storici e integrazioni moderne.

Si è molto discusso in questi anni su come sarebbe potuta essere la facoltà di Architettura se, agli inizi degli anni ’60, si fossero sostenuti i progettisti veri, come lo era sicuramente Barucci, rispetto ai teorici della progettazione come Tafuri, che prese il suo posto come assistente di Ludovico Quaroni.

In verità egli è stato realmente ‘docente’ fuori dalla facoltà. Nel suo studio, infatti, collaborarono e si formarono intere generazioni di architetti, talvolta coetanei come Beata Di Gaddo, Ugo Sacco e Vittorio De Feo, o più giovani come Paolo Silvagni, Patrizia Pizzinato, Mario Avagnina, Simone Ombuen.

In una recente intervista sul Corriere della sera Giuseppe Pullara gli chiedeva quali fossero i suoi obiettivi a 98 anni e in un periodo di pandemia. «Sentirmi responsabile di me stesso lanciando lo sguardo in avanti: in fondo, continuo nella dimensione del progettare. Bisogna lasciare da parte i pensieri negativi».

@Foto R. Lenci Roma 1963-68 Centro direzionale di piazzale Caravaggio

 

riflessifilmati

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.

i lunedì dell’architettura

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.
Il collegamento di Torresina con il parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

lunedì 7 novembre 2022 – ore 19,00 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma – ACER
Marco Vivio, vice Presidente IN/ARCH Lazio
Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Roma Capitale
Olimpia Troili, Assessora Trasporti, Mobilità Sostenibile e Pari Opportunità e Sport Municipio XIV
Alessandra Bonfanti, Responsabile Nazionale per la mobilità dolce Legambiente
Simone Ferretti, Progettista prolungamenti del parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

modera Valentina Piscitelli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati di: Nico Savarese, Socio fondatore dell’Associazione Biennale dello Spazio Pubblico che avrà per tema 2023 proprio “Spazi pubblici e prossimità”; Mattia Darò, architetto coordinatore del Concorso IN/ARCH Lazio e OAR di “PROGETTAZIONE PER OPERE DI PEDONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO II” a seguito del quale il Lotto 1, viale XVII Olimpiade è stato inserito nel piano città 15 minuti; Massimo Paolini, Presidente del CdQ Torresina e Associazioni limitrofe.

Iniziativa realizzata in collaborazione con: EDILPIEMME

un particolare ringraziamento per la registrazione video a Massimiliano Pacchi

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.

i lunedì dell’architettura

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo sviluppo.
Il collegamento di Torresina con il parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

lunedì 7 novembre 2022 – ore 19,00 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma – ACER
Marco Vivio, vice Presidente IN/ARCH Lazio
Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Roma Capitale
Olimpia Troili, Assessora Trasporti, Mobilità Sostenibile e Pari Opportunità e Sport Municipio XIV
Alessandra Bonfanti, Responsabile Nazionale per la mobilità dolce Legambiente
Pietro Buffa, Direttore Generale della formazione del Ministero della Giustizia e Direttore della Scuola Superiore dell’esecuzione penale “Piersanti Mattarella” (in attesa di conferma)
Simone Ferretti, Progettista prolungamenti del parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

modera Valentina Piscitelli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati di: Nico Savarese, Socio fondatore dell’Associazione Biennale dello Spazio Pubblico che avrà per tema 2023 proprio “Spazi pubblici e prossimità”; Mattia Darò, architetto coordinatore del Concorso IN/ARCH Lazio e OAR di “PROGETTAZIONE PER OPERE DI PEDONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO II” a seguito del quale il Lotto 1, viale XVII Olimpiade è stato inserito nel piano città 15 minuti; Massimo Paolini, Presidente del CdQ Torresina e Associazioni limitrofe.

Iniziativa realizzata in collaborazione con:   

invito

#CONCORSIDIPROGETTAZIONE: IL CONFRONTO SIA TRA PROGETTI E NON TRA FATTURATI

Istituto Nazionale di Architettura IN/ARCH ha lanciato questa petizione
Il “concorso” PNRR “Futura” per 212 scuole, bandito dal Ministero dell’Istruzione, attualmente in fase di svolgimento, si è rivelato un appalto di servizi mascherato da concorso.

Per l’Istituto Nazionale di Architettura ci sono nel bando due aspetti molto problematici per le conseguenze su quella qualità dell’architettura che si pretende di promuovere:

1. L’accorpamento innaturale di 212 scuole, cioè piccole opere, che dovrebbero essere invece oggetto di singole procedure di concorso di progettazione e relativo appalto di realizzazione;

2. La richiesta, ai progettisti vincitori per ciascun singolo istituto, di pre/post requisiti di tipo economico e imprenditoriale (fatturato, lavori di punta, lavori analoghi, fideiussioni assicurative, ecc.) e l’obbligo, in mancanza degli stessi, di ricorrere all’istituto dell’avvalimento.

Ritenere che, per progettare una scuola, siano necessari quei requisiti equivale ad affermare che il 95% dei progettisti italiani risulta privo di capacità “professionali” per assolvere a questo tipo di incarico.

A giustificare la “tutela” cui sono sottoposti i progettisti italiani viene portata avanti l’idea di una presunta inadeguatezza strutturale (riferita a fatturati, esperienze in progettazioni analoghe ecc,) ad affrontare qualsivoglia tema progettuale.

Affermazione sconcertante che, se corrispondesse alla realtà, imporrebbe un’immediata verifica dell’attività di formazione svolta dalle Università e, nel caso, una loro ristrutturazione profonda.

Il concorso “Futura” mentre ammette tutti i progettisti (architetti e ingegneri) a partecipare alla competizione pretende – contrariamente a quanto accade nei concorsi di progettazione banditi in tutti i Paesi europei – di sottoporre i vincitori ad una sorta di tutela a garanzia di una ipotetica capacità finanziario-organizzativa necessaria per condurre in porto l’incarico.

La qualità dell’Architettura la si persegue con concorsi che pongono al centro della procedura il confronto tra scelte progettuali alternative e non fatturati o dimensioni dello studio professionale.

Nella storia dell’Architettura moderna e contemporanea molti dei più importanti progetti – dal Sanatorio di Paimio di Aino Maria e Alvar Aalto, al Centre Pompidou di Renzo Piano e Richard Rogers solo per citarne alcuni – sono stati realizzati grazie a concorsi che hanno saputo premiare la qualità dei progetti, seppur redatti da progettisti poco più che trentenni, senza dover declinare fatturati, “solidità finanziarie” o esperienze precedenti sugli stessi temi progettuali.

Proprio il carattere “insidioso” del concorso “Futura” ha indotto una riflessione sulla necessità di una revisione del Codice dei Contratti Pubblici.

Per l’Istituto Nazionale di Architettura la regolamentazione della progettazione delle opere pubbliche deve prevedere:

• che le opere pubbliche sotto soglia comunitaria vengano sottoposte sempre dalla Pubbliche Amministrazioni a liberi concorsi di progettazione e non a gare d’appalto di servizi.

Una scuola (restando all’esempio citato) deve essere oggetto di un singolo concorso di progettazione, senza prerequisiti che non siano la laurea e l’abilitazione professionale, e tantopiù senza obblighi di avvalimento.

• che la Direzione dei lavori sia affidata prioritariamente al progettista, reintroducendo nei cantieri il sano contraddittorio tra la Direzione dei lavori, rappresentante della committenza e naturale responsabile della fedeltà dell’edificio realizzato al progetto architettonico, e l’Impresa appaltatrice, ovvero la dinamica dalla quale è sempre scaturita la qualità dell’architettura, evitando commistioni improprie tra progettista ed impresa esecutrice del tipo Concessione o Global Service.

L’Istituto Nazionale di Architettura – IN/ARCH, che nei suoi quasi settant’anni di vita ha sempre sostenuto la qualità dell’architettura tanto in fase di redazione del progetto, quanto in fase di realizzazione, propone a tutti coloro che hanno a cuore la qualità delle trasformazioni fisiche dei territori e degli ambienti di vita, di far propri questi obiettivi sottoscrivendo il presente appello, che verrà trasmesso alle istituzioni competenti e adeguatamente diffuso per sensibilizzare l’opinione pubblica.

FIRMA LA PETIZIONE

APPELLO – CONCORSI DI PROGETTAZIONE: IL CONFRONTO SIA TRA PROGETTI E NON TRA FATTURATI

ISTITUTO NAZIONALE DI ARCHITETTURA (INARCH)
APPELLO
CONCORSI DI PROGETTAZIONE: IL CONFRONTO SIA TRA PROGETTI E NON TRA FATTURATI

Il “concorso” PNRR “Futura” per 212 scuole, bandito dal Ministero dell’Istruzione, attualmente in fase di svolgimento, si è rivelato un appalto di servizi mascherato da concorso.

Per l’Istituto Nazionale di Architettura ci sono nel bando due aspetti molto problematici per le conseguenze su quella qualità dell’architettura che si pretende di promuovere:

1. L’accorpamento innaturale di 212 scuole, cioè piccole opere, che dovrebbero essere invece oggetto di singole procedure di concorso di progettazione e relativo appalto di realizzazione;
2. La richiesta, ai progettisti vincitori per ciascun singolo istituto, di pre/post requisiti di tipo economico e imprenditoriale (fatturato, lavori di punta, lavori analoghi, fideiussioni assicurative, ecc.) e l’obbligo, in mancanza degli stessi, di ricorrere all’istituto dell’avvalimento.

Ritenere che, per progettare una scuola, siano necessari quei requisiti equivale ad affermare che il 95% dei progettisti italiani risulta privo di capacità “professionali” per assolvere a questo tipo di incarico.

A giustificare la “tutela” cui sono sottoposti i progettisti italiani viene portata avanti l’idea di una presunta inadeguatezza strutturale (riferita a fatturati, esperienze in progettazioni analoghe ecc,) ad affrontare qualsivoglia tema progettuale.

Affermazione sconcertante che, se corrispondesse alla realtà, imporrebbe un’immediata verifica dell’attività di formazione svolta dalle Università e, nel caso, una loro ristrutturazione profonda.

Il concorso “Futura” mentre ammette tutti i progettisti (architetti e ingegneri) a partecipare alla competizione pretende – contrariamente a quanto accade nei concorsi di progettazione banditi in tutti i Paesi europei – di sottoporre i vincitori ad una sorta di tutela a garanzia di una ipotetica capacità finanziario-organizzativa necessaria per condurre in porto l’incarico.

La qualità dell’Architettura la si persegue con concorsi che pongono al centro della procedura il confronto tra scelte progettuali alternative e non fatturati o dimensioni dello studio professionale.

Nella storia dell’Architettura moderna e contemporanea molti dei più importanti progetti – dal Sanatorio di Paimio di Aino AlvarAalto al Centre Pompidou di Renzo Piano e Richard Rogers solo per citarne alcuni – sono stati realizzati grazie a concorsi che hanno saputo premiare la qualità dei progetti, seppur redatti da progettisti poco più che trentenni, senza dover declinare fatturati, “solidità finanziarie” o esperienze precedenti sugli stessi temi progettuali.

Proprio il carattere “insidioso” del concorso “Futura” ha indotto una riflessione sulla necessità di una revisione del Codice dei Contratti Pubblici.
Per l’Istituto Nazionale di Architettura la regolamentazione della progettazione delle opere pubbliche deve prevedere:

• che le opere pubbliche sotto soglia comunitaria vengano sottoposte sempre dalla Pubbliche Amministrazioni a liberi concorsi di progettazione e non a gare d’appalto di servizi.
Una scuola (restando all’esempio citato) deve essere oggetto di un singolo concorso di progettazione, senza prerequisiti che non siano la laurea e l’abilitazione professionale, e tantopiù senza obblighi di avvalimento.
• che la Direzione dei lavori sia affidata prioritariamente al progettista, reintroducendo nei cantieri il sano contraddittorio tra la Direzione dei lavori, rappresentante della committenza e naturale responsabile della fedeltà dell’edificio realizzato al progetto architettonico, e l’Impresa appaltatrice, ovvero la dinamica dalla quale è sempre scaturita la qualità dell’architettura, evitando commistioni improprie tra progettista ed impresa esecutrice del tipo Concessione o Global Service.

L’Istituto Nazionale di Architettura (Inarch), che nei suoi quasi settant’anni di vita ha sempre sostenuto la qualità dell’architettura tanto in fase di redazione del progetto, quanto in fase di realizzazione, propone a tutti coloro che hanno a cuore la qualità delle trasformazioni fisiche dei territori e degli ambienti di vita, di far propri questi obiettivi sottoscrivendo il presente appello, che verrà trasmesso alle istituzioni competenti e adeguatamente diffuso per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Green Table

Forum internazionale su architettura e design per il futuro

20-23 ottobre 2021
Perugia, Auditorium S. Francesco al Prato

Registrati sulla piattaforma per seguire l’evento in diretta streaming >> forum.greentable.it/login 


Green Table è un’iniziativa culturale promossa da Fondazione Giordano e Media Eventi in partnership con l’Istituto Nazionale di Architettura e l’Associazione per il Disegno Industriale.

Obiettivo del forum è la divulgazione di idee, progetti e soluzioni concrete in risposta alle grandi sfide della difesa dell’ambiente e della salute, dalla più piccola alla più grande scala. Dall’ambito del design, all’architettura e l’urbanistica, fino al planning territoriale.

Un evento fisico e digitale che si condensa in quattro giornate, ma abbraccia un anno intero. Green Table chiama a raccolta persone e unisce luoghi distanti attorno a una stessa visione d’insieme. Una panoramica a 360 gradi sulle grandi sfide della contemporaneità.

Green Table si svolge in modalità phygital, attraverso un mix di momenti fisici e digitali resi possibili grazie all’utilizzo di un’innovativa piattaforma cross-mediale accessibile ovunque via web. I singoli panel verranno trasmessi in streaming da Perugia e in differita da diverse città del mondo – tra cui Milano, Amsterdam, Barcellona, Monaco e Shanghai – rappresentative di distretti produttivi e culturali tra i più attivi attorno ai temi della sostenibilità. Previa registrazione all’interno della piattaforma digitale, gli utenti di qualsiasi parte del mondo potranno seguire gratuitamente tutti gli eventi previsti da programma.

Scopri di più e unisciti a noi >> www.greentable.it/

QUALE FUTURO PER LE CITTÀ METROPOLITANE

Tra qualche mese si vota in molte città italiane, che rappresentano anche le principali città metropolitane del Paese. I sindaci eletti a Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna saranno chiamati a governare i territori comunali per i quali saranno votati, ma anche i territori metropolitani di cui faranno parte.

Dal 2014 ci sono in Italia 14 città metropolitane il cui territorio coincide con quello provinciale di cui erano capoluogo, definendo un nuovo ente territoriale che, sostituendo la vecchia Provincia potesse rappresentare, nelle intenzioni originarie del legislatore, un modello innovativo di governo del territorio, oggi purtroppo ancora sostanzialmente inapplicato e tuttora assente dalle priorità dell’agenda politica. Le elezioni amministrative potrebbero rappresentare l’occasione per riportare la questione metropolitana all’attenzione della pubblica opinione.

L’Istituto Nazionale di Architettura vuole raccogliere questa sfida e rilanciare il tema delle città metropolitane, quale fondamentale opportunità di sviluppo delle città e dei territori, proponendosi come spazio di discussione e di confronto, in occasione del rinnovo degli organismi di governo delle maggiori realtà metropolitane del Paese.  

La crisi pandemica ha messo in luce la necessità di realizzare un maggior equilibrio tra comunità antropica e ambiente, tra città e territorio. Anche nella dimensione metropolitana, il tema dominante della transizione ecologica ci impone di utilizzare uno sguardo diverso sulle questioni dello sviluppo e del governo delle trasformazioni territoriali. Cambiano i modi di utilizzare la città e il territorio, ma anche di immaginare il sistema della mobilità, più efficiente e sostenibile ad una scala metropolitana. Cambia il modo di erogare e gestire i servizi pubblici e, in generale, di organizzare la funzione pubblica. Si trasformano gli strumenti di pianificazione territoriale nel rapporto tra dimensione urbana e dimensione metropolitana, muta la capacità dell’architettura di incidere nelle città e nei paesaggi metropolitani in transizione. Cresce infine il livello di consapevolezza dei cittadini nei processi di partecipazione e condivisione delle scelte.

Per tutto questo, l’IN/ARCH intende cogliere la specificità del momento elettorale, ponendosi come interlocutore competente nell’accompagnare questi processi e proponendo un ciclo di iniziative sui territori, incontrando i candidati sindaci, coinvolgendo le comunità, sollecitando la discussione pubblica attraverso l’approfondimento di temi specifici.

Il primo seminario pubblico sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di In/Arch https://www.facebook.com/inarch.it

il 23 luglio alle ore 15:30

Introduce

Andrea Margaritelli – Presidente In/Arch

Intervengono:

Bruno Discepolo, Assessore al governo del territorio, Regione Campania

Fiorenzo Ferlaino, Vicedirettore IRES – Istituto Ricerche Socio Economiche del Piemonte

Ezio Micelli, Docente IUAV Venezia, membro del gruppo di lavoro Rinnovo Urbano del MIT, già Assessore all’Urbanistica del Comune di Venezia

Laura Montedoro, Architetto e docente di Urbanistica, Politecnico di Milano

Rosario Pavia, Architetto e docente di Urbanistica, Università G. D’Annunzio di Pescara

Coordinano

Paola Valentini – Presidente In/Arch Piemonte

Carlo De Luca – Presidente In/Arch Campania

Superbonus: un problema ancora aperto

Superbonus: un problema ancora aperto
I piccoli proprietari e il rischio di revocatoria fiscale


saluti Amedeo Schiattarella, presidente IN/ARCH Lazio
interventi di
Antonio Marco Alcaro, tesoriere dell’OARPPC; Lorenzo Bellicini, direttore generale CRESME; Fabio Rampelli, Vicepresidente Camera dei Deputati; Luca Scuriatti, dottore commercialista
coordina Marco Vivio, vicepresidente IN/ARCH Lazio

siamo in attesa di ulteriori adesioni

Ci sono diverse problematiche in questa importante iniziativa che andrebbero affrontate, dal ruolo della soprintendenza, a quello difficile dei professionisti asseveratori, dalla frammentazione dei bonus, alla complessità della normativa. Ma ce n’è uno che ci preoccupa particolarmente, che se ignorato potrebbe creare tra qualche anno problemi sociali.

È quello del piccolo proprietario inconsapevole, del condomino con scarse disponibilità economiche, che crede di ricevere un sostegno a fondo perduto dallo Stato, e che non sa di rischiare di ricevere tra qualche anno una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate, che potrebbe metterlo a terra economicamente. Il rischio che corrono i piccoli proprietari e le loro famiglie con il meccanismo del credito fiscale, è valutabile tra i 50 e gli 80.000 euro ciascuno. L’Erario ha infatti la possibilità di attivare centinaia di cavilli, di tipo urbanistico, procedurale, di congruità dei lavori, ecc. per giustificare la revoca del credito di imposta.

Se questo dovesse avvenire in modo estensivo, si potrebbero come detto determinare problemi sociali per le famiglie meno abbienti. La causa di tutto questo, oltre che nella norma, è in una propaganda a volte ingannevole, e in assemblee condominiali facili e poco corrette. È fondata questa preoccupazione?

L’IN/ARCH Lazio vuole metterla in evidenza, perché siamo ancora in tempo per trovare correttivi.

C’è anche qualche altra domanda che deriva da queste considerazioni: non c’è stata per caso la volontà inconfessata dello Stato di mettere a carico del risparmio privato le risorse per la ripartenza delle piccole e medie imprese di costruzioni? Non dovrebbe lo Stato essere più trasparente quando fa una proposta ai cittadini?

locandina

Per una efficace Rigenerazione Urbana


segui la diretta facebook
dalla pagina https://www.facebook.com/inarch.it

Seppure la nomina dei 57 Commissari è oggi necessaria per garantire la realizzazione di opere pubbliche in gran parte già finanziate, deve comunque  far riflettere sulla drammatica situazione di inefficienza della pubblica amministrazione e quindi provvedere ad attivare una loro interna trasformazione a cominciare da una implementazione delle professionalità dei dipendenti.

Appare sempre più evidente che una delle cause che ha fatto perdere efficacia a molti dei  provvedimenti prima citati è la mancanza di una legge di principi e regole, che nel rispetto della Costituzione consenta di assemblare  le questioni sociali e quelle ambientali, sempre con precisi riferimenti giuridici, finanziari, fiscali, ecologici, storici-architettonici, ecc. e che superando le eccessive frammentazioni delle competenze amministrative della pubblica amministrazione renda possibile coordinare gli strumenti propri della pianificazione urbanistica con quelli da prefigurare per la rigenerazione urbana.

Senza dimenticare che una modifica del modo ”tradizionale del costruire” andrebbe rinnovato così come alcuni docenti hanno iniziato a fare in alcuni corsi universitari in cui si coordinano i temi architettonici, costruttivi, strutturali ed impiantistici.

E’ stato sommariamente descritto come negli anni ultimi anni le problematiche legate ai cambiamenti climatici, alla necessaria sicurezza sismica, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, alla necessità di  contenere l’uso del suolo, al risparmio energetico, al favorire la biodiversità degli ambiti urbani, al miglioramento del decoro urbano e architettonico ed a altro ancora finalizzato a garantire una maggiore  qualità della vita abbiano favorito la predisposizione di numerosi provvedimenti legislativi e finanziari, ma risulta  sempre più urgente individuare ed apportare  le necessarie modifiche alla formazione dei tecnici,  dei dipendenti della Pubblica Amministrazione,  degli operatori delle costruzioni, per non disattendere quanto previsto in sede legislativa, ed i cui contenuti , ancora, non sono soddisfacenti.   

                                                                                        locandina

premi ina/rchitettura 2020 – i vincitori

I Premi Lazio In/Architettura 2020 proseguono la lunga tradizione dei premi IN/ARCH nati nel 1962 con una peculiarità unica in Italia: per la loro natura e la loro struttura i Premi IN/ARCH prima, romArchitettura poi, e i Premi In/Architettura oggi, hanno sempre affermano con chiarezza che la qualità di un’architettura non è circoscritta a questioni estetico-linguistiche, ma è l’esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva: domanda, esigenze, programma, norme, risorse, progetto, realizzazione, controllo, gestione, manutenzione

vedi tutti i progetti vincitori

ROMA VERSO IL 2040. Dal disorientamento al rilancio

webinar – 15 luglio 2020 / ore 10.00

ROMA VERSO IL 2040. Dal disorientamento al rilancio

Presentazione della ricerca “Roma 2040. Per una nuova civitas”
di CRESME per IN/ARCH Lazio


La giornata è volta a presentare la ricerca del CRESME commissionata da
IN/ARCH Lazio che ha portato ad una approfondita analisi di Roma nel confronto
con altre città europee al fine di strutturare un dibattito sullo sviluppo strategico
della città, andando ad aprire un tavolo di confronto tra attori politici, pubblici
e società civile, che possano avviare un’azione di riqualificazione del sistema
organizzativo della città e del suo funzionamento.

verrà utilizzata la piattaforma GoToWebinar


Per l’Iscrizione obbligatoria utilizzare il seguente link:
https://attendee.gotowebinar.com/register/1952795731078336268
al termine dell’iscrizione seguirà una mail di conferma con le credenziali

Premi IN/ARCHITETTURA 2020

Pur in un momento difficile come quello che stiamo vivendo in queste settimane, l’Istituto Nazionale di Architettura e ANCE, in collaborazione con Archilovers, avviano questa iniziativa – che in questa fase e per i prossimi due mesi richiede solo azioni da svolgere via web, grazie alla piattaforma costruita ad hoc – per lanciare uno sguardo oltre la crisi, valorizzando le occasioni di architettura di qualità del nostro Paese e offrendo un contributo culturale per il rilancio di tutto il settore delle costruzioni.

A partire dal 17 marzo è possibile presentare, sul portale archilovers, le candidature per i Premi IN/ARCHITETTURA 2020, promossi dall’Istituto Nazionale di Architettura e dall’ANCE.

L’iniziativa si colloca nella lunga e prestigiosa tradizione dei premi IN/ARCH che, a partire dalla prima edizione del 1962, hanno rivestito un ruolo di grande importanza nel dibattito architettonico nazionale.
I Premi si sono sempre caratterizzati – unici in Italia – per un aspetto particolare: viene premiata l’opera di architettura come esito di un processo complesso che coinvolge tutti i passaggi della filiera produttiva: domanda, esigenze, programma, norme, risorse, progetto, realizzazione, controllo, gestione, manutenzione.
Di qui la scelta di premiare l’opera e i tre principali protagonisti che sono alla base della sua realizzazione: committente, progettista, costruttore.

I Premi IN/ARCHITETTURA 2020 sono articolati in Premi Regionali e Premi Nazionali. Questo consentirà, tra l’altro, un ampio monitoraggio sulle architetture di qualità realizzate in tutto il territorio nazionale.
“Per questo motivo – scriveva il prof. Vincenzo Cabianca presentando l’edizione dei premi IN/ARCH del 1966 – non diciamo che stiamo distribuendo dei premi: diciamo che stiamo tracciando il panorama della condizione italiana attraverso le sue architetture.”

Sono sei le categorie di Premi previste:

  • Premi per interventi di nuova costruzione
  • Premi per un interventi realizzati, progettati da giovani progettisti
  • Premio per un intervento di rigenerazione urbana
  • Premio per un intervento di riqualificazione edilizia
  • Premio “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica
  • Premio alla carriera

A queste categorie si affiancano alcuni Premi Speciali associati ad aziende e istituti di ricerca partner dei Premi IN/ARCHITETTURA 2020, ed in particolare:

  • Premio Speciale Architettura Solare in contesti di pregio (nell’ambito del Progetto “BIPV meets history”)
  • Premio Speciale Listone Giordano
  • Premio Speciale Manini Prefabbricati
  • Premio Speciale Vimar
  • Premio Speciale Willis Towers Watson

Progettisti, imprese di costruzioni, committenti possono candidare, a partire dal 17 marzo sino al 18 luglio 2020, opere realizzate in Italia tra il 2014 e il 2020, attraverso il portale archilovers, con le modalità stabilite dal sito.

I Premi Regionali, selezionati da 9 diverse giurie, saranno assegnati nel corso di manifestazioni pubbliche organizzate dalle Sezioni Regionali IN/ARCH.
La giuria nazionale assegnerà, tra tutte le opere premiate a livello regionale, i Premi Nazionali che saranno proclamati nel corso di un evento che si terrà, ad ottobre, presso la sede della Biennale di Venezia.

Il bando dei Premi IN/ARCHITETTURA 2020 e tutte le altre informazioni sono reperibili all’indirizzo web: www.archilovers.com

ANNULLAMENTO EVENTO ROMA VERSO IL 2040. Dal disorientamento al rilancio

ANNULLAMENTO EVENTO “ROMA 2040”

MAXXI Sala Carlo Scarpa 10/03/2020 h. 10.00

A seguito dell’emanazione del Dpcm del 4 marzo 2020 l’evento deve essere annullato e rinviato a data da destinarsi.

l’evento deve essere annullato e rinviato a data da destinarsi.

Si rammenta che i risultati dell’indagine promossa da IN/ARCH Lazio e condotta dal CRESME hanno natura assolutamente riservata  sino alla pubblicazione da parte dei soggetti promotori.

invito.pdf

il futuro dello spazio pubblico

i lunedì dell’architettura | IN/ARCH Lazio
data : lunedì 27 maggio 2019 h. 18.30
sede : ACER – via di Villa Patrizi 11 Roma
Il futuro dello spazio pubblico – tavola rotonda
Saluti e presentazione: Amedeo Schiattarella
Introduzione: Emma Tagliacollo
Coordinamento: Nicolò Savarese
Partecipanti: Paola Carobbi, Manuela Alessi, Maria Cristina Tullio

IN/ARCH Lazio è tra i promotori della Biennale Spazio Pubblico 2019 – con INU, INU Lazio, CNAPPC, Dipartimento Architettura Roma Tre, AIAPP, AIIT, FIAB – in programma dal 30 maggio al 1 giugno al Dipartimento di Architettura di Roma Tre.
Il principio ispiratore di questa edizione è “Incontri”, tema che riassume criticità e speranze degli spazi pubblici declinati nelle tre aree tematiche di mobilità sostenibile, verde e arte pubblici.
In vista dell’apertura della BiSP, e come osservatore privilegiato delle dinamiche e delle evolu-zioni dello spazio pubblico del territorio, IN/ARCH Lazio contribuisce al dibattito ospitando lunedì 27 maggio la tavola rotonda sul futuro dello spazio pubblico con Paola Carobbi, Manuela Alessi, Maria Cristina Tullio del comitato scientifico della BSP, e il coordinamento di Nicolò Savarese.
L’obiettivo è arrivare a conclusioni utili per il miglioramento della qualità dello spazio pubblico, come previsto dall’Agenda 2030 e sottoscritto nel 2015 dai governi dei Paesi membri dell’ONU: assicurare spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili per tutti.


IN/ARCH Lazio è promotore della Biennale dello Spazio Pubblico
30, 31 maggio – 1° giugno, Dipartimento di Architettura dell’Università ROMA TRE

IN/ARCH Lazio partecipa alla Biennale dello Spazio Pubblico assumendo il ruolo di inter-locutore all’interno della riflessione sullo spazio pubblico.
L’interesse allo spazio pubblico è stato esplicitato con l’ideazione condivisa con l’Ordine degli Architetti di Roma e il II Municipio del concorso di rinnovamento urbano di due piaz-ze del quartiere, che recentemente ha visto noti i progetti vincitori.

“Seguendo il nostro impegno come interlocutori nella Biennale dello Spazio Pubblico, abbiamo coinvolto le sezioni regionali, in quanto osservatori privilegiati, chiedendo di par-tecipare alla riflessione attraverso una call a livello territoriale, e una selezione di progetti significativi. Da questo nasce Voci dai territori: una mostra eterogenea che più che solu-zioni intende raccogliere interrogativi sullo spazio pubblico, cercando di capire come il progetto dello spazio pubblico venga oggi affrontato. Inoltre ci confrontiamo sulle temati-che proposte e coordiniamo un seminario sulle Mura urbane ” Spiega Emma Tagliacollo, coordinatrice di BiSP per IN/ARCH Lazio.

Durante la Biennale sarà possibile visitare la mostra curata da IN/ARCH Lazio nell’aula Magni dell’Università di Roma Tre. Il 31 maggio, dalle 15 alle 19 nell’aula Ersoch, è in programma il seminario Mura urbane a cura di Rosario Pavia, volto ad individuare strate-gie d’intervento per la conservazione delle mura urbane, e per la loro integrazione nello spazio pubblico e nella vita della città.


Biennale dello Spazio Pubblico 30, 31 maggio – 1° giugno
mostra Voci dai territori – a cura di IN/ARCH Lazio
sede : Università di Roma Tre – aula Magna
date : 30,31 maggio – 1° giugno

seminario Mura urbane – a cura di Rosario Pavia
sede : Università di Roma Tre – Aula Ersoch
date : 31 maggio h.15 -19

per maggiori informazioni

IN/ARCH Lazio
www.inarchlazio.it
email : info@inarchlazio.it

ufficio stampa | Lucia Bosso
email : lucia.bosso@basedarchitecture.com
tel. +393383226379

EXTRA MOENIA – Nicola Auciello

Dal cucchiaio alla città si diceva un tempo per descrivere il lavoro degli architetti.
Più di recente si parla molto (ma mai abbastanza) della città, poco del cucchiaio. I due incontri in successione che si terranno al Caffè Letterario (luogo scelto non casualmente proprio perché hub culturale privato fondato da Vincenzo Pultrone, architetto ed imprenditore nel campo del design) si occuperanno della progettazione alla piccola scala – il “cucchiaio” – con due protagonisti della scena romana: Patrizia Di Costanzo e Nicola Auciello.
La formula scelta è quella del duetto: nella serata dedicata a Patrizia – abile ed instancabile collezionista di immagini quasi a volersi costruire una particolare autobiografia iconografica – Nicola farà da “controcanto” per accompagnare il racconto di Patriza ma anche per indagarne le motivazioni ed approfondirne il senso e la sua utilità.
Nella serata dedicata a Nicola – autore di una progettualità che in altre occasioni fu definita “simpatica” come quell’inchiostro apparentemente invisibile ma che si rivela se sottoposto a speciali trattamenti, come quando l’altro sente condiviso il proprio sentire, come quella parte del sistema nervoso che regola il battito cardiaco – sarà Patrizia, ribaltando le posizioni, a fare da “controcanto”.


Nicola Auciello fonda nel 2003 na3 architetti basando i progetti su un percorso poetico–emozionale ed estraneo ad inutili virtuosismi temporanei.
L’ambito di intervento spazia dalla ricerca a quello progettuale nell’architettura pubblica, residenziale e degli interni, nel design industriale ed exhibit design avvalendosi, quando necessario, di una rete consolidata di consulenze specialistiche. Tra i lavori recenti il Centro Caritas per Senza Fissa Dimora in Ladispoli (Roma), progettato insieme a Beniamino Servino. Nel 2010, sempre in Ladispoli, ha progettato il Centro Sportivo Polifunzionale di ginnastica artistica. Nel 2008 la riqualificazione di alcune agenzie Unicredit Banca nel Lazio del Gruppo Capitalia. A Roma, nel 2001 ha partecipato al progetto della ristrutturazione e il riallestimento del Museo della Civiltà Romana su incarico della Fiat Engineering (oggi Maire Engineering) con Marta Laudani, Marco Romanelli e Massimo Noceto. I lavori dello studio na3 hanno vinto premi e riconoscimenti, e sono stati pubblicati su libri e riviste italiane e internazionali oltre ad essere esposti in conferenze e mostre; tra le più rilevanti: MAXXI | Roma, Triennale | Milano, Complesso del Vittoriano | Roma, Casa dell’Architettura | Roma,
Museo MRSN | Torino, Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia | Milano, Palazzo Valmarana Braga | Vicenza, Biennale di Architettura | Shangai, XI Triennale Mondiale di Architettura | Sofia, Festival dell’Architettura | Terni, Visions Beyond Media | Firenze, Padiglione Finlandese | Siviglia, Salone del Mobile | Milano, MiArt | Milano, BuildUp | Milano | Padiglione Italia Expo 2015.
Nel 2010 lo studio viene segnalato al Premio Regionale InArch di Architettura Contemporanea RomArchitettura4 nella categoria “intervento realizzato, progettato da un giovane progettista”. Nel corso dello stesso anno vince il Premio Residential Space Design Excellence alla Biennale di Architettura IAI di Shangai (Cina). Nel 2013 è menzionato al Premio ‘La Ceramica e il Progetto’ Confindustria Ceramica, presso il MAXXI di
Roma.
Nel settembre del 2013, in occasione dei primi dieci anni, viene pubblicato Quattro Case Viste da dentro, primo libro monografico dedicato allo studio, edito da LetteraVentidue.
Nel giugno 2014 fonda INTERNI ITALIANI laboratorio di ricerca sull’architettura degli interni italiana.
Nel 2016 vince il concorso per la progettazione della nuova immagine Made in Italy nel Mondo dei nuovi spazi fieristici ICE – Istituto Commercio Estero per il Governo Italiano.
Nicola affianca all’attività progettuale la docenza in progettazione presso IED e IED MASTER – Istituto Europeo Design – e la ricerca storico-critica con la pubblicazione di saggi di architettura e design.

IL QUARTIERE TRIESTE TRA PIAZZA VERBANO E PIAZZA ISTRIA

Promosso da IN/ARCH Lazio, Do.Co.Mo.Mo ItaliaPrenota

Tour a cura di Emma Tagliacollo e Rosalia Vittorini.

Descrizione

Un percorso nel cuore del quartiere Trieste, sorto a partire dagli anni ’20 con la lottizzazione di Villa Lancellotti e dei terreni circostanti. Il nucleo di piazza Verbano, attorno a cui si progetta il quartiere INCIS per le famiglie dei dipendenti statali, si concludeva con il Parco Virgiliano ideato da De Vico. L’area presenta una commistione di costruito e di verde e al suo interno possiamo esplorare un’interessante stratificazione: dalle prime catacombe sino a significativi esempi di edifici d’autore costruiti tra gli anni ’30 e gli anni ’60 da architetti quali Aschieri, Quaroni, Aymonino. Altro fulcro del quartiere è Piazza Istria, un punto di snodo lungo corso Trieste che collega via Nomentana con via Salaria. Da qui iniziò, nel secondo dopoguerra, quella fase di edilizia intensiva che si estenderà verso il quartiere africano.

Informazioni

Piazza Verbano – spazio verde al centro

Mezzi pubblici
Metro: 
Bus: 63 / 92 / 83 / 310

Max 40 persone per volta con prenotazione su sito Open House Roma e rush line

Accesso disabili: Si

www.inarchlazio.it ,www.docomomoitalia.it 

Orari

Sabato

16.00

Domenica

Chiuso


EXTRA MOENIA – Patrizia Di Costanzo


Dal cucchiaio alla città si diceva un tempo per descrivere il lavoro degli architetti.
Più di recente si parla molto (ma mai abbastanza) della città, poco del cucchiaio. I due incontri in successione che si terranno al Caffè Letterario (luogo scelto non casualmente proprio perché hub culturale privato fondato da Vincenzo Pultrone, architetto ed imprenditore nel campo del design) si occuperanno della progettazione alla piccola scala – il “cucchiaio” – con due protagonisti della scena romana: Patrizia Di Costanzo e Nicola Auciello.
La formula scelta è quella del duetto: nella serata dedicata a Patrizia – abile ed instancabile collezionista di immagini quasi a volersi costruire una particolare autobiografia iconografica – Nicola farà da “controcanto” per accompagnare il racconto di Patriza ma anche per indagarne le motivazioni ed approfondirne il senso e la sua utilità.
Nella serata dedicata a Nicola – autore di una progettualità che in altre occasioni fu definita “simpatica” come quell’inchiostro apparentemente invisibile ma che si rivela se sottoposto a speciali trattamenti, come quando l’altro sente condiviso il proprio sentire, come quella parte del sistema nervoso che regola il battito cardiaco – sarà Patrizia, ribaltando le posizioni, a fare da “controcanto”.

Patrizia Di Costanzo vive e lavora a Roma dove si laurea in Architettura presso l’Università “La Sapienza”.
Fonda, con due soci il Gruppo Architetti Romani (G.A.R.), attivo fino al 1981, nell’architettura pubblica, residenziale e degli interni, nella grafica, nell’industrial design ed exhibit design, ottenendo segnalazioni e pubblicazioni nazionali ed internazionali,
Da sempre attenta ai cambiamenti dei gusti e delle esigenze della società, collabora come product manager, prima, direttore commerciale e consulente in pianificazione strategica e comunicazione poi, con varie Aziende italiane di design.
Nel 1990 organizza presso spazi museali (Palazzo delle Esposizioni-Roma, Palazzo Ducale-Genova, Museo Emilio Greco-Orvieto, Centro Culturale “Le Zitelle-Venezia) la selezione e la vendita di oggetti di design e di autoproduzioni di artisti, (prima iniziativa italiana di cogestione tra pubblico e privato), creando il primo caso italiano di vendita di oggetti d’arte e di design al museo.
Nel 2000 è ideatrice e direttrice editoriale del magazine “solointerni”, (Terra Nova Editore, Roma) mensile di servizio sui temi dell’architettura d’interni, di arredamento, arte, e design sulla città di Roma.
Affiancando da sempre all’attività più propriamente progettuale, una forte propensione alle attività culturali, fonda lo studio ‘pdc progetti di comunicazione’.
L’ambito di intervento spazia dalla ricerca a quello progettuale nell’architettura pubblica, residenziale e degli interni, nel design industriale ed exhibit design.
Membro di giurie nei Concorsi nazionali sul design, curatrice di mostre e manifestazioni sul e per il design in Italia e in Europa, svolge anche attività giornalistica, come freelance. Articoli e pubblicazioni su riviste nazionali ed estere specializzate nel settore professionale.
Nell’ambito della iniziativa, “Festival del progetto” nella precedente gestione di CasaideaMostra dell’abitare, presso la Fiera di Roma, per 10 anni curatrice e progettista di mostre sulle tendenze del design, per la rassegna “Forme & Materie” dell’abitare, promossa dalla Provincia di Roma, Dipartimento Innovazione e Impresa.
Docente allo IED (Istituto Europeo di Design,) e allo IED Master di Roma, ha tenuto seminari presso Istituti specialistici (ISIA, Roma DESIGN; Stoà Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa, Ercolano, Napoli, Accademia di Costume e di Moda, Roma).
Nel 2017 esce Lo sguardo delle cose libro autoprodotto ed in tiratura limitata che illustra il suo modo di comunicare il “progetto” su facebook Socio ADI, membro del Dipartimento Distribuzione e Servizi, ADI Nazionale è nel CdA della Fondazione Compasso d’Oro ADI, Vicepresidente di Adi Lazio, fa parte della Commissione ADI Food Design.

Mario Cresci – talk – 15 aprile 2019


Lunedì 15 aprile il fotografo Mario Cresci sarà il protagonista del quinto appuntamento di CROSS, il programma di lecture promosso da IN/ARCH Lazio e curato da Matteo Costanzo ed Emilia Giorgi, che con questo incontro dedicato alla fotografia ne ribadiscono la natura cross-disciplinare. Riconosciuto come uno degli autori che ha più segnato lo sviluppo di un linguaggio sperimentale per la fotografia in Italia, Mario Cresci (1942) affonda le proprie radici in studi multidisciplinari a partire dal 1964, quando frequenta il Corso Superiore di Disegno Industriale a Venezia, che si caratterizzeranno ulteriormente grazie all’incontro con il gallerista Fabio Sargentini e i protagonisti dell’Arte Povera. Più volte invitato ad esporre alla Biennale di Venezia, negli anni Settanta si stabilisce a Matera dove ibrida lo studio del linguaggio fotografico e la cultura del progetto con l’interesse per l’antropologia culturale, realizzando opere ed eventi che influenzeranno l’evoluzione della fotografia in Italia. La lecture di CROSS sarà occasione speciale per conoscere il percorso e le esperienze – tra arti visive, design, architettura – di uno dei protagonisti della storia della fotografia internazionale.

Mario Cresci Biografia
Nasce in Liguria a Chiavari nel 1942. Nel 1963 si trasferisce a Venezia, dove frequenta il Corso Superiore di Disegno Industriale a Venezia, nel 69 a Roma avverrà dall’incontro con i principali protagonisti dell’Arte Povera e in particolare Pino Pascali, Eliseo Mattiacci, Yannis Kounellis e Alighiero Boetti, che determineranno lo sviluppo multidisciplinare del suo lavoro. Nel 1970 viene invitato alla sua prima Biennale d’Arte di Venezia e in seguito nel ‘78, ’93 e ’95. Negli anni Settanta sceglie Matera dove realizza opere ed eventi per lo sviluppo della fotografia in Italia, tra cui la pubblicazione di “Matera, immagini e documenti” (1975), primo lavoro fotografico sulla cultura antropologica urbana del Mezzogiorno italiano. Negli anni Ottanta partecipa alla rivalutazione del senso del paesaggio attraverso il progetto di Luigi Ghirri, “Viaggio in Italia”; dal 1991 al 1999 dirige l’Accademia di Belle Arti G. Carrara. In occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ha curato la mostra “Le Due Culture. Artefatti e Archivi”, una selezione di materiali d’archivio che esplora l’intersezione di discipline e culture in Basilicata, attraverso fotografia, artigianato, scienza e macchine. Tra le più importanti esposizioni personali si ricordano: nel 2004 la mostra antologica “Le case della Fotografia, 1966-2003” presso la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) di Torino; tra 2010 e 2012 il progetto itinerante di “Forse Fotografia” presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e il il Museo d’Arte Medioevale e Moderna della Basilicata di Matera; nel 2014 la mostra “Ex-post. Orizzonti momentanei” al Museo d’Arte (MA*GA) di Gallarate e nel 2016 le due mostre “In aliam figuram mutare” al Castello Sforzesco di Milano e “Mario Cresci. Ri-creazioni” presso Camera di Torino. All’inizio del 2017 in “Mario Cresci. La Fotografia del no. 1964-2016”, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC) di Bergamo, espone cinquant’anni di lavoro orientando il percorso della mostra sulla lettura di alcune delle principali tematiche che accomunano gran parte dei suoi progetti. Nello stesso anno è in mostra alla Galleria SAGE Paris di Parigi con il progetto “Baudelaire” (del 2013) e successivamente ripresentato dalla galleria a Paris PHOTO 2017. In occasione del SIFEST26 di Savignano sul Rubicone pubblica il leporello “In viaggio con Lauro Messori 1960-2016” (segnalato dalla giuria Premio Ponchielli 2017 per il libro dell’anno). Dal 1974 alcune sue fotografie, assieme a quelle di Luigi Ghirri, fanno parte della collezione del MoMa di New York. Le sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche di vari musei, istituti e centri di ricerca come il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XX secolo di Roma, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, l’ICG – Istituto Centrale per la Grafica di Roma, il Museo d’Arte Medioevale e Moderna della Basilicata di Matera, il MAGA – Museo d’Arte di Gallarate, la GAM – Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Torino, il MUFOCO – Museo Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI), lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, il MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro e il CRAF – Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo. Attualmente insegna presso la Fondazione Fotografia di Modena e all’Università ISIA di Urbino. Vive a Bergamo.

4 febbraio h.18.30_talk Marco Tirelli_i lunedì dell’architettura_CROSS_WEGIL, Roma

Lunedì 4 febbraio l’artista Marco Tirelli sarà il protagonista del quartoappuntamento di CROSS, il programma di incontri e lecture di IN/ARCH Lazio a cura di Emilia Giorgi e Matteo Costanzo.

In questa occasione CROSS approda a WEGIL, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea, dove Tirelli racconterà al pubblico la propria ricerca artistica che si sviluppa secondo linguaggi e tecniche diverse, dalla pittura alla scultura alle installazioni ambientali.

Nella sperimentazione costante di nuovi materiali e strumenti e nel disegno di ogni esposizione, è sempre centrale il rapporto tra le opere e lo spazio ospitante. Come ha scritto Valerio Magrelli, le opere di Tirelli sono “macchine ottiche concepite per imparare a vedere”.

Che si tratti di un disegno o di una installazione, lo spazio prende forma attraverso giochi di rimandi tra luce e ombra, tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile, verso la costruzione di paesaggi fisici e mentali e possibili nuove direzioni spazio-temporali.

Attraverso l’approccio cross-disciplinare del programma ed insieme alla sua natura itinerante che intercetta sedi cittadine diverse (dopo la sede ACER, il programma è stato al cinema dei Piccoli di Villa Borghese e ora a Trastevere) i curatori di CROSS intendono animare il dibattito per “stimolare un’indagine trasversale che preveda un’idea aperta dell’architettura”.

Marco Tirelli Biografia essenziale Marco Tirelli nasce nel 1956 a Roma, dove vive e lavora. Comincia a esporre già nella seconda metà degli anni Settanta. La sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1982, nella sezione Aperto 82 con una sala personale. Le mostre collettive in Italia e all’estero si susseguono numerose negli anni Ottanta, ne ricordiamo alcune: al PAC di Milano e alla XI Quadriennale di Roma nel 1986; Dal ritorno all’ordine al richiamo alla pittura 1920-1987, mostra itinerante ospitata dal Kunsternes Hus di Oslo, dall’Anteniim Taideemusee di Helsinki, dal Matildenhöhe di Darmstadt e infine dalla Kunsthalle di Bielefeld nel 1987; alla GAM di Bologna nel 1988; Diptych, Aspects of Abstract and Figurative Art in Italy, mostra itinerante tra la Galleria d’Arte Moderna di Istanbul, il Museo d’Arte Contemporanea di Ankara e il Museo d’Arte Moderna di Tel Aviv nel 1989. Gli anni Novanta si aprono con la mostra all’American Academy di Roma, che pone in dialogo una serie di suoi disegni con alcuni Wall Drawings di Sol LeWitt, a cui fa seguito la partecipazione alla XLIV Biennale di Venezia con una sala personale. Tra le rassegne d’arte a cui prende parte in questo decennio si ricordano, inoltre, la Biennale di Sidney del 1990, la Biennale di San Paolo del 1991, Prospect ’93 alla Kunsthalle di Francoforte del 1993, la XII Quadriennale di Roma del 1996. Nel 2001 presenta un’installazione site specific alla Fondazione Volume! di Roma, nella quale impegna la pittura in una dimensione ambientale. Nel 2002 l’Institut Mathildenhöhe di Darmstad gli dedica un’importante mostra antologica dal titolo Das Universum der Geometrie, presentata l’anno successivo alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nel 2004 espone in una collettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, nel 2005 al MART di Rovereto e nel 2006 nella collettiva San Lorenzo a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia a Roma. Tra le mostre più recenti ricordiamo: Excelle. Intorno al silenzio, Collezione Gori – Fattoria di Celle, Santomato (PT), 2009; Marco Tirelli, Museo di Palazzo Fortuny, Venezia (2010); Marco Tirelli, MACRO, Roma (2012); una sala personale nella mostra Vice Versa, Padiglione Italia, LV Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2013); Soltanto un quadro al massimo, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Roma, insieme a Bernd e Hilla Becher (2013); Marco Tirelli, Istituto Nazionale per la Grafica di Roma (2013); Osservatorio, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Pesaro (2014); Proportio, Palazzo Fortuny, Venezia (2015). Tra il 2016 e il 2017 espone presso la Fondazione Cerere di Roma, in Francia al Musée d’art moderne et contemporain di Saint-Etienne Métropole e di nuovo in Italia nella Sala delle Pietre dei Palazzi Comunali di Todi. Nel 2018 è spesso all’estero, con mostre in Svizzera, ad Hong Kong ed Anversa.

Le sue opere sono parte delle collezioni di alcuni dei più rilevanti Musei ed Istituzioni nazionali ed internazionali fra cui MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo – Roma, La Galleria Nazionale – Roma, MACRO Museo d’Arte Contemporanea – Roma, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione d’Arte alla Farnesina, Roma  – Parlamento Europeo, Collezione d’Arte – Bruxelles,MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto – Rovereto, Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato, Palazzo Fortuny – Venezia, the Albertina Museum – Wien, Kahosiung Museum of Fine Arts – Taiwan. www.marcotirelli.com  

Concorsi di progettazione a Roma : unico strumento di rigenerazione degli spazi pubblici?

COMUNICATO STAMPA   

i lunedì dell’architettura

Lunedì 28 gennaio ore 18.30 – ANCE Roma-ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

Concorsi di progettazione a Roma :  unico strumento di rigenerazione degli spazi pubblici?

A seguito della recente  convenzione  stipulata tra II Municipio di Roma Capitale, Ordine degli Architetti di Roma (OARPPC) e IN/ARCH Lazio, che ha portato al bando del concorso in due fasi per la riqualificazione del Piazzale del Verano e Viale della XVII Olimpiade (link) IN/ARCH Lazio intende approfondire il confronto sul tema del concorso di progettazione nella città di Roma.

Il presidente Amedeo Schiattarella : “ La sinergia tra le diverse istituzioni è unimportante risorsa, oltre che necessaria in una città come Roma dove le tante e diverse istituzioni ed enti  non possono non fare squadra , se intendono essere incisivi

Come spiega l’architetto Mattia Darò, coordinatore dell’ufficio Roma Concorsi dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia: “ Il concorso di progettazione per la riqualificazione di due spazi pubblici nel secondo municipio  intende evidenziare  quanto la procedura dei concorsi sia la sola modalità capace di generare partecipazione della città, dei progettisti e di garantire qualità dell’esito. E in questo senso il sistema ordinistico (CNAPPC e OARPPC) è coeso nella promozione dei concorsi attraverso regole certe, chiare e trasparenti, offrendo servizi per la gestione dei concorsi (dalla piattaforma web, alla redazione dei bandi, alle attività di promozione etc) a tutte le amministrazioni e gli enti pubblici o privati che vogliano bandire dei concorsi “ 

intervengono :

Luca Montuori assessore all’Urbanistica del Comune di Roma

Francesca Del Bello presidente II municipio del Comune di Roma

Paolo Boccacci giornalista La Repubblica

Flavio Mangione presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia

Nicolò Rebecchini presidente ANCE Roma-ACER

Amedeo Schiattarella presidente IN/ARCH Lazio

modera Mattia Darò

Bêka&Lemoine

CROSS IN/ARCHLazio

3° appuntamento : Bêka&Lemoine

proiezione del film Moriyama-San

Martedì 18 dicembre 2018 ore 19.00
Cinema dei Piccoli – Villa Borghese Viale della Pineta 15 – Roma

 

Martedì 18 dicembre 2018 i registi Ila Bêka e Louise Lemoine sono i protagonisti del
terzo appuntamento di CROSS, il programma di incontri e lecture di IN/ARCHLazio a cura
di Emilia Giorgi e Matteo Costanzo.

 

Per la prima volta a Roma sarà presentato Moriyama-San, film vincitore nel 2018 dell’Arquiteturas Film Festival di Lisbona, del FILAF di Perpignan –  oltre che selezionato a diversi festival internazionali come il DocAviv  di Tel Aviv, il Dok Leipzig di Lipsia, il Chicago International Film Festival – che racconta una settimana nella vita del signor Moriyama, giapponese e amante dell’arte, dell’architettura, della musica e abitante di una delle icone dell’architettura contemporanea del Giappone, costruita nel 2005 dal premio Pritzker Ryue Nishizawa/SANAA.

I registi conducono lo spettatore nel microcosmo di un’architettura sperimentale che “ridefinisce completamente lidea comune di vita domestica, per raccontare la personalità unica del proprietario: un eremita urbano che vive in un’isola di pace e contemplazione nel cuore di
Tokyo”.

La proiezione sarà seguita dall’incontro con i registi.

 
 

crediti del film

regia: Ila Bêka & Louise Lemoine
direttore della fotografia: Ila Bêka
montaggio : Ila Bêka & Louise Lemoine
colorist: Melo Prino
sound: Walter Fuji, Lo Studio
produzione: Bêka & Partners, Francia
Francia, 2017, HD, colour, 63 min

 

Orizzontale e Parasite 2.0

lunedì 19 novembre 2018 dalle alle 19.00 alle 21.00
ACER – via di Villa Patrizi 11, roma

Prosegue, con il secondo appuntamento CROSS, il programma di conferenze a cura di Matteo Costanzo e Emilia Giorgi che, nella cornice de “i lunedì dell’architettura” dell’IN/ARCH Lazio, propone incontri con alcuni tra i più interessanti protagonisti della cultura architettonica contemporanea, italiana e internazionale.

Lunedì 19 novembre si incontreranno lo studio di Roma Orizzontale e lo studio di Milano Parasite 2.0 in un dialogo aperto e condotto dai curatori.
Introduce il Presidente dell’IN/ARCH Lazio Amedeo Schiattarella.
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Orizzontale
Orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, urbanistica, arte pubblica e autocostruzione. Orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani, e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica.
Orizzontale ha costruito e sviluppato progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo, Olanda. “8 1⁄2”, il teatro mobile costruito da orizzontale nel 2014, è risultato vincitore del premio internazionale Young Architects Program (“YAP MAXXI 2014”) indetto dal Museo MAXXI e dal MoMA PS1. Recentemente il progetto “Prossima Apertura” di orizzontale ha vinto il concorso “Periferie” indetto da MIBACT e CNAPPC per l’area di Aprilia e sta entrando in fase definitiva.

Parasite 2.0
Parasite 2.0 ( Stefano Colombo, Vedano al Lambro (MB),1989; Eugenio Cosentino, Luino (VA), 1989; Luca Marullo, Catania, 1989) è uno studio di ricerca, architettura e design fondato nel 2010 e con base tra Bruxelles e Milano. Tra le loro ricerche e progetti hanno collaborato con Kaaitheater (Bruxelles, 2018), MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna (2018), Damien and The Love Guru (Bruxelles, 2018), Terraforma Festival (Milano, 2017 e 2018), OGR Officine Grandi Riparazioni (Torino,2018), domesti.city (New York, 2018), 501(c)3 Foundation (Los Angeles, 2017), Marres (Maastricht, 2017), XX Chilean Architecture Biennale (Valparaiso, 2017), La Biennale di Venezia (2018, 2014 e 2012), MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI (Roma, 2016), Shenzen Architecture Biennale (2015). Hanno svolto attività didattica in numerosi istituti tra cui Design Academy Eindhoven, Faculté d’architecture de l’université libre de Bruxelles, Facultatea de Arhitectura si Urbanism Timisoara, Politecnico di Milano, NABA Nuova Accademia Belle Arti Milano e insegnano stabilmente presso MADE Program a Siracusa. Parasite 2.0 è rappresentato da Galleria Operativa Arte Contemporanea di Roma e da Galleria Corraini Arte Contemporanea di Mantova.

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CROSS – i lunedì dell’architettura
a cura di Matteo Costanzo ed Emilia Giorgi
2.appuntamento con : Orizzontale e Parasite 2.0
data : Lunedì 19 novembre 2018 h. 19
sede : ACER – via di Villa Patrizi 11 Roma

JAN LIESEGANG / RAUMLABORBERLIN 

JAN LIESEGANG / RAUMLABORBERLIN 

Polylemma

Talk 

Lunedì 29 ottobre 2018 h 19.00

c/o Acer 

via di Villa Patrizi 11

Roma 

Lunedì 29 ottobre alle ore 19, IN/ARCH Lazio presenta la conferenza di Raumlaborberlin, collettivo tedesco conosciuto a livello internazionale per l’attività di ricerca nell’ambito di rigenerazione e reinterpretazione degli spazi urbani.

Il talk “Polylemma” di Jan Liesegang, co-fondatore del gruppo, darà l’avvio a un nuovo programma interdisciplinare di incontri con alcuni tra i più interessanti protagonisti della cultura architettonica contemporanea, curato da Matteo Costanzo e Emilia Giorgi, all’interno de I Lunedì dell’Architettura. La conferenza sarà introdotta dal presidente dell’IN/ARCH Lazio Amedeo Schiattarella.