L’ALBERGO DIFFUSO

i lunedì dell’architettura©

ore 20.00  |  lunedì 10 dicembre 2012

ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma  

L’ALBERGO DIFFUSO

Un modello di struttura ricettiva in grado di restituire dignità al patrimonio storico minore italiano ed al suo paesaggio Due realizzazioni eccellenti: Santo Stefano di Sessanio e Matera

Intervengono: Giancarlo Dall’Ara, Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi (in videoconferenza) Daniele Kihlgren, Fondatore di Sextantio Laura Einaudi, Architetto

Coordina: Massimo Galletta, Consiglio Direttivo IN/ARCH Lazio

www.alberghidiffusi.it

www.sextantio.it

copyright: Mario Di Paolo – Di Paolo Immagini

  Un po’ casa un po’ albergo, per chi non ama i soggiorni in hotel; è questa in poche parole la formula di ospitalità che prende il nome di “albergo diffuso”. Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all’interno di uno stesso borgo. L’aggettivo “diffuso” denota una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali che spesso assomigliano ai condomini. Mentre il termine “albergo” indica che sono disponibili per gli ospiti tutti i servizi alberghieri.

Giancarlo Dall’Ara – Presidente dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi

  Gli alberghi diffusi di Santo Stefano di Sessanio (AQ) e Matera restituiscono vita e funzione ad un patrimonio storico minore nel tempo rifiutato sino al completo abbandono. Un borgo medievale incastellato tipico dell’Italia appenninica e i “Sassi”, caratterizzati da grotte e chiese rupestri abitate fino ai primi anni ’50, sono oggi trainanti per l’economia dell’intero territorio. Due declinazioni di un’unica visione di recupero conservativo e tutela del paesaggio basata sul rapporto di integrazione tra territorio e costruito storico.     pdf