Lettera aperta sul Ponte Morandi

 

Carissimi Soci, carissimi Amici dell’IN/ARCH,

la tragedia di Genova è l’ennesima dimostrazione della complementarietà fra conservazione e innovazione, della necessità di progettare il presente e il futuro anche ai fini della salvaguardia di quanto il passato ci ha consegnato. 
Di tale tragedia è responsabile in primo luogo l’assenza più che trentennale di un’organica politica della mobilità, mirata a sviluppare incessantemente la rete infrastrutturale del nostro Paese. Una politica capace, fra l’altro, di determinare, oltrechè la tipologia, anche la ragionevole durata delle opere edilizie, al pari di tutti gli altri prodotti d’uso.

Oggi, come Istituto Nazionale di Architettura, abbiamo inviato una lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione Liguria e al Sindaco di Genova sulla ricostruzione del ponte sul Polcevera, in quanto, nonostante dichiarazioni e appelli alla ricerca di una soluzione più efficiente e culturalmente più appropriata, continua a essere presa in considerazione soltanto l’ipotesi di demolire quanto rimane del viadotto Morandi, e realizzare una struttura completamente nuova al suo posto. Un’ipotesi rivelatasi peraltro problematica fin dalle prime mosse, se è vero com’è vero che il Procuratore Generale di Genova vi ha ravvisato un rischio di compromissione delle prove d’indagine sul crollo; se è vero com’è vero che si è subito scatenata una diatriba su chi debba realizzare l’opera; se è vero com’è vero che si tratta di un’operazione lunga e complessa, che comporta la demolizione di molti altri edifici residenziali e produttivi; se è vero com’è vero che porterebbe alla cancellazione di una testimonianza d’eccellenza della “rivoluzione industriale italiana”.
Vi invitiamo a leggere il testo integrale della lettera che è stato ripreso anche da prestigiosi quotidiani.

LEGGI IL TESTO

 

https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/09/03/news/crollo_ponte_istituto_nazionale_di_architettura_a_toninelli_ricostruire_su_quanto_resta-205518433/

 

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/09/03/ADJKaXVB-situazione_autostrade_morandi.shtml

 

Lucio Passarelli

Franco Zagari per Lucio Passarelli

Carissime amiche, carissimi amici,

Apprendo solo ora della scomparsa dell’ing. Lucio Passarelli, ingegnere vocato all’architettura, accademico di San Luca, autore stimato per il suo talento e per la sua originalità, un deciso anticonformista che è sempre rifuggito da ogni moda e che ha scelto l’impegno nel suo studio professionale come focus della sua ricerca, rimanendo sempre insensibile ai molti richiami dell’accademia.
Roma non è più la stessa senza Lucio, che ha rappresentato un continuo impegno riformista, per l’architettura italiana e per la sua città, culminato nella grande battaglia per l’Asse attrezzato a fianco di Bruno Zevi, Ludovico Quaroni, Piero Maria Lugli e Luigi Piccinato. Per tutta la sua vita anticipa e sperimenta forme-idee per l’affermazione di un’architettura moderna di qualità senza pregiudizi. Anche solo per il capolavoro indiscusso del palazzo di via Campania sarà ricordato come uno degli autori romani più ispirati del Novecento. Uomo probo, sempre equilibrato nel giudizio, una vita dedicata a un modo sperimentale di fare architettura e a un’intensa attività culturale, è stato fra i fondatori e dirigenti dell’InArch.
Ho avuto l’onore di succedergli su sua indicazione alla guida dell’Inarch Lazio e insieme possiamo dire di avere portato a Roma tutti i protagonisti dell’architettura internazionale per molti lunghi anni, grazie anche all’opera generosa e competente di Nicola De Risi, Achille Maria Ippolito, Claudio Betti e di molti altri.
Mi ha molto commosso la sua ultima telefonata, con i complimenti per i miei giardini all’Expo di Milano. Lui che si complimentava, un maestro!

Ci lascia un fratello maggiore, saggio e capace, umile e incessantemente creativo. Il mio voto è che Roma lo ricordi come merita, come un protagonista al servizio dei suoi cittadini, che le ha dato lustro nel mondo.


Il 21 Agosto è serenamente mancato Lucio Passarelli

Lo annunciano la moglie Antonia e i figli Tullio, Bernardo, Maria con Fabio, Giovanni con Martina, Francesca, Maria Sole e Stella. I funerali avranno luogo alle 10 del 23 Agosto nella Basilica di Santa Teresa al Corso d’Italia.


LUCIO PASSARELLI

presidente dell’IN/ARCH Lazio dal 1980 al 1996

Lucio Passarelli nasce a Roma nel 1922. Si laurea in Ingegneria Civile nel 1945.

Lucio Passarelli nasce a Roma nel 1922. Si laurea in Ingegneria Civile nel 1945. E’ Accademico Nazionale nella classe Architettura dell’ Accademia Nazionale di San Luca; Accademico, sempre nella classe Architettura, della Pontificia Accademia dei Virtuosi del Pantheon; membro effettivo dell’ Istituto Nazionale di Urbanistica; membro della Giunta dell’Istituto Nazionale di Architettura e già presidente della Sezione di Roma e del Lazio; membro della Commissione per la Tutela dei Beni Culturali della Santa Sede; membro dell’ UNESCO – Sezione Italiana, e di altre organizzazioni. A partire dal 1950 ad oggi, ha guidato la progettazione architettonica dello Studio Passarelli. L’attività dello Studio Passarelli è iniziata alla fine dell’ ottocento con l’ Architetto Ingegnere Tullio Passarelli (1869-1941), progettista e direttore dei lavori di importanti edifici realizzati soprattutto a Roma, quali: l’Istituto S. Giuseppe, il Collegio De Merode, la Chiesa di S. Teresa, la Chiesa di S. Camillo, la Borsa in Piazza di Pietra, i Magazzini Generali al Porto Fluviale. Nello Studio sono successivamente entrati, assicurandone la continuità e l’espansione, i figli di Tullio: Vincenzo (deceduto nel 1985), Fausto (deceduto nel 1998), Lucio , e recentemente i figli di Lucio, Tullio e Maria, e il nipote, Tullio Leonori. L’attività si è sviluppata con importanti progetti e realizzazioni nel campo di sedi di Istituti finanziari e industriali, edilizia residenziale e sociale, ricerca e sperimentazione, complessi di edifici per l’istruzione, museali, biblioteche, piani urbanistici, interni e vari altri. Lo Studio ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione, nazionali e internazionali, riportando successi e segnalazioni. Si ricordano alcuni tra i principali progetti e realizzazioni: – la Sede dell’ Istituto Mobiliare Italiano e dell’Ufficio Italiano Cambi, in Via delle IV Fontane, Roma – la Nuova Sede dell’Istituto Mobiliare Italiano, all’ EUR, Roma – il Centro Direzionale e Centro Sportivo Pubblico per la FIAT a Milano, Corso Sempione – il Centro Direzionale FIAT a Torino, S. Paolo – la Sede della Direzione Generale degli Istituti di Previdenza del Ministero del Tesoro, a Roma – l’edifico polifunzionale di Via Campania, Roma – il complesso edilizio residenziale e terziario per l’ I.M.I. in Via Muratori, a Milano – il complesso edilizio dell’Istituto Autonomo Case Popolari a Vigne Nuove, Roma – il primo premio al Concorso per il Padiglione italiano alla Biennale di Venezia – il primo premio al Concorso per i Tribunali a Roma, Piazzale Clodio – il progetto vincitore del Concorso Internazionale per il Nuovo Museo dell’Acropoli di Atene – il progetto vincitore per il Palacongressi di Riccione, in fase di realizzazione – il progetto vincitore del concorso per una Chiesa e Centro Parrocchiale a Roma, realizzato – la partecipazione allo “Studio Asse”: studi di fattibilità. Ricerche, analisi ed esemplificazioni progettuali per le zone direzionali di Roma – l’Istituto Massimiliano Massimo, e Chiesa, all’ EUR, Roma – il Collegio Internazionale S. Tommaso d’ Equino,e Chiesa, in Via degli Ibernesi, a Roma – il restauro e ristrutturazione dell’ex Istituto dei Ciechi di Guerra per l’Università LUISS, in Via Parenzo a Roma – il Padiglione Italiano all’ Expo Universale del 1967 a Montreal – la Nuova Ala di Musei Vaticani a Roma: Musei Archeologico ed Etnologico – l’ Hotel Sheraton all’EUR, Roma – il progetto per i Nuovi Ingressi ai Musei Vaticani per il Giubileo del 2000 – la ristrutturazione della Biblioteca Nazionale Centrale, a Roma Lo Studio ha ottenuto i premi IN/ARCH nel 1961, 1964 e 1969; il Grand Prix d’ Architecture du Cercle d’Etudes Architecturales nel 1975 per la Nuova Ala dei Musei Vaticani; la Mention Spècial du Concours Cembureau nel 1975; il primo premio per il Miglior Edificio degli ultimi 50 anni (per la palazzina di Via Campania), promosso dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Roma nel 1984; il premio Europa 1995-1996 per la ristrutturazione dell’ edificio di Aschieri in Via Parenzo per l’ Università LUISS.