30/10/2016 – Itinerari del moderno – i Parioli, fra stile novecento e razionalismo

IN/ARCH Lazio – le passeggiate romane
ITINERARI DEL MODERNO – I PARIOLI, FRA STILE NOVECENTO E RAZIONALISMO

Domenica 30 Ottobre 2016 – Appuntamento: piazzale Don Minzoni, ai giardinetti nel centro della piazza
Ore 10:30

Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
I Parioli, per la loro destinazione di quartiere alto borghese, costituiscono un settore urbano caratterizzato
da architetture di notevole qualità, opera di progettisti affermati sulla scena romana e non solo. Il range di
architetture degne di interesse spazia dal neobarocco degli anni ’20, con le audaci riletture di progettisti
come Giulio Gra della villa romana seicentesca, ai capolavori dei maestri del Moderno, come la palazzina
del Girasole di Moretti in viale Buozzi, e sempre in viale Buozzi, gli esempi di altre notevoli palazzine di
gusto moderno, opera di progettisti come Castellazzi e Favini. Vi è poi lo sterminato campionario della
versione borghese e fascista del Moderno, quello “Stile ‘900” emblema di una solidità elegante, che
ritroviamo nelle palazzine lungo via Barnaba Oriani e a largo Elvezia, nella palazzina di Aschieri per Costanzo
Ciano e in quella di De Renzi per il filosofo Gentile a via Panama. Una modernità aperta alle suggestioni
internazionali, come per il villino Argenti e la Casa del Cannocchiale, o intrisa di suggestioni classiche e
borrominiane, come la palazzina opera di Costantino Costantini in via Paolo Frisi, in tufo e marmo. Di
notevole interesse il raffinato gusto, tra futurista e déco, del villino Fegarotti sempre in via Frisi. La
passeggiata si conclude, dopo aver percorso via Panama, a via Bruxelles, ripercorrendo le vicende della
lottizzazione della villa De Heritz. La visita si segnala per la notevole qualità delle architetture incontrate,
che costituiscono l’insieme delle varie declinazioni del gusto elegante e aggiornato della cultura romana fra
le due guerre.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 I PARIOLI. DAL NEOBAROCCO AL “CANNOCCHIALE”. (A. Mazza / V. Piscitelli)
12:05 IL “NOVECENTO”: LA VIA ROMANA A UN CONTROVERSO MODERNO. (A. Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti

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16/10/2016 – ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: LE VILLE LUNGO L’AURELIA ANTICA

IN/ARCH Lazio – le passeggiate romane

ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: LE VILLE LUNGO L’AURELIA ANTICA
Domenica 16 Ottobre 2016 – Appuntamento: sotto l’Arco di Porta S. Pancrazio
Ore 10:30

C di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Ancora un viaggio tra presenze, assenze e tracce, in un settore urbano che costituisce un complesso forte e
coerente di giardino e paesaggio, esteso con continuità dalle Mura Aureliane ai limiti della città costruita.
Un vero e proprio cuneo verde, prolungato nella città storica con i giardini del Gianicolo. Un paesaggio che,
oltre al verde, offre squarci di una topografia antica, fuori del tempo: quel “paesaggio murato” delle ville,
con i canali delle strade incuneati in mezzo al verde, di cui la via delle Fornaci e l’Aurelia Antica stessa sono
gli esempi più evidenti e leggibili. Un serbatoio ecologico e ambientale, ma anche uno spazio dove far
coesistere differenti idee di giardino, dal barocco formalizzato davanti alla palazzina dell’Algardi a villa Doria
Pamphili, al giardino paesaggistico ottocentesco e romantico nella stessa villa, al giardino formale di gusto
toscano di villa Piccolomini.
Toccheremo luoghi fortemente legati alla Repubblica Romana del 1849, come la villa del Vascello, prezioso
scrigno barocco ricostruito solo parzialmente dopo le distruzioni appunto del 1849. Parleremo di illustri
estinti, come la villa Corsini ai Quattro Venti, col suo Casino attualmente occupato dall’arco di Villa Pamphili.
Passeremo accanto alla palazzina dell’Algardi e al nucleo originario di villa Pamphili, la Villa Vecchia.
Arriveremo infine a villa Piccolomini, singolare esempio di villa, oggi viva grazie a una Fondazione benefica,
che vi organizza eventi e manifestazioni.
La visita si segnala per il carattere sia ambientale e paesaggistico, di configurazione degli spazi esterni, sia
per le presenze architettoniche e monumentali che ne punteggiano il percorso.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 Squarci di una topografia antica (A. Mazza / V. Piscitelli)
12:05 I luoghi della Repubblica Romana del 1849 (A. Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti

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09/10/2016 – Alla scoperta delle tracce – casali e ville antiche lungo la via Salaria e al quartiere Trieste

ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE – CASALI E VILLE ANTICHE LUNGO LA VIA SALARIA E AL QUARTIERE TRIESTE
Domenica 9 Ottobre 2016 - Appuntamento: via Salaria angolo viale di Villa Grazioli

Ore 10:30
Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Via Salaria, ovvero non solo Villa Ada. La strada è affiancata da una sequenza di ville e casini nobili, che dal
XVIII secolo ne punteggiano il percorso. Alcuni, come villa Simonetti o villa Lecci, ridotti al solo edificio,
essendo stato del tutto stralciato il giardino che li decorava. Di altri, come villa Lancellotti, villa Pallavicini e
il casale Filomarino, accanto all’edificio, talvolta ancora con i suoi decori artistici e pittorici, sopravvivono
porzioni di giardino. La presenza di questi edifici è uno squarcio di passato all’interno di un presente, dove
un’edilizia urbana a villini e palazzine, ancorché di notevole qualità, ha sommerso quel panorama di vigne,
ville e filari alberati proprio del suburbio, ed esteso per un raggio di 4-5 chilometri fuori delle Mura.
La passeggiata si conclude in quello che è forse il complesso più esteso fra quelli parzialmente alterati e
distrutti, quella villa Chigi a piazza Vescovio, oggetto in anni recenti di radicali restauri, che conserva integra
la decorazione pittorica, e un giardino formale settecentesco ricostruito. Alla parte privata della villa, con
l’edificio, si affianca la parte di giardino a parco pubblico, anch’essa ricostruita a partire dall’originario
disegno, con il percorso interrotto da cabinets di verzura e culminante nel belvedere, decorato in origine da
una statua di Antinoo, aperto e rivolto verso il panorama di Tivoli e dei monti sullo sfondo, e oggi sugli
intensivi di viale Libia.
La visita evidenzia la compresenza di storia e presente nello sviluppo urbano dell’area Salario- Trieste,
portando a riflettere sulle tracce e i segni, ancora leggibili, oltre che delle architetture, dei tracciati, dei
percorsi e delle visuali legati alla configurazione orografica.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 Lungo la Salaria. Ville e casini di delizia, le tracce affioranti. (A. Mazza / V. Piscitelli)
12:05 La villa Chigi a piazza Vescovio. Architettura, giardino e panorama. (A. Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI

- Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
- Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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18/09/2016 – Itinerari del moderno – via Prenestina. Da Eurisace al neorealismo, dal pigneto alternativo ai palazzi con piscina dell’immobiliare

CAUSA PREVISIONE DI MALTEMPO  LA PASSEGGIATA PREVISTA PER Domenica 18 Settembre 

E’ RINVIATA A DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016 – Porta Maggiore, davanti al Sepolcro di Eurisace
Ore 10:30

ITINERARI DEL MODERNO – VIA PRENESTINA. DA EURISACE AL NEOREALISMO,
DAL PIGNETO ALTERNATIVO AI PALAZZI CON PISCINA DELL’IMMOBILIARE

Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Un viaggio attraverso il Prenestino, un tempo gloriosa periferia e oggi settore urbano altamente stratificato,
dove accanto alla cultura alternativa e alla socialità del Pigneto convivono universi completamente
differenti, con monumenti, spazi urbani e architetture di grande diversità. Cominceremo dall’antico, da
quel Sepolcro di Eurisace che ha ispirato architetture lontane nel tempo e nello spazio, come la Russia
sovietica. Proseguiremo con il Pigneto, laboratorio urbano in trasformazione, e con la villa Serventi,
importante testimonianza dei fasti suburbani della vigna-villa romana, nucleo organizzatore dello spazio
circostante, il quartiere a villini degli anni ’20, una “garden city” a scala romana, costruito su parte dei
terreni della villa stessa, con spazi di poetica suggestione. Continueremo col Prenestino neorealista dei
grandi intensivi fra le due guerre, dove fu ambientato il film Roma città aperta, intensivi che al carattere
popolare affiancano una monumentalità memore della classicità romana, per concludere la nostra
passeggiata con i complessi costruiti dalla Società Generale Immobiliare fra gli anni ’50 e i ’60, caratterizzati
dal verde privato e dalla piscina condominiale. Si tratta di un intervento destinato a un ceto medio al quale
veniva offerta una qualità di vita e di spazio collettivo decisamente elevata rispetto agli standards
meramente speculativi della periferia del dopoguerra. In uno spazio concentrato, la passeggiata attraversa
temi di urbanistica e sviluppo del territorio altamente diversificati: testimonianze dell’Antico, sviluppo di
una periferia industriale e operaia, la relazione intrattenuta dalle ville settecentesche con l’espansione
urbana, le suggestioni del disurbanismo, gli interventi di architettura moderna.
2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 Il prenestino, da Eurisace ai Serventi. Antichita’ e casini nobili. In mezzo, il pigneto. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
12:05 Dalla “garden city” al neorealismo, da Anna Magnani all’immobiliare. la grande trasformazione. (A.
Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti
3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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03/07/2016 – ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: VIA XX SETTEMBRE, DA PORTA PIA AL QUIRINALE. VILLE, GIARDINI, CHIESE DISTRUTTE

ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: VIA XX SETTEMBRE, DA PORTA PIA AL QUIRINALE.

VILLE, GIARDINI, CHIESE DISTRUTTE


Domenica 03 luglio 2016 – Appuntamento: via XX SETTEMBRE, angolo via Palestro
Ore 16,00

Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3
1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata punta a ricostruire la distrutta articolazione di una delle quinte stradali più importanti della
città papale. A partire dalla demolita villa Costaguti, sul sito oggi occupato dall’Ambasciata britannica
presso Porta Pia, fino alla piazza del Quirinale, lo spazio si articolava secondo prospettive,canali ottici,
pausate emergenze architettoniche, di cui oggi sopravvivono solo esempi isolati. La visita punta a
ricostruire una percezione complessiva dello spazio urbano, nel passaggio dalla città alla campagna intra
muros, costruito nella stretta relazione con i panorami, l’irregolarità orografica (la valle fra Pincio e
Quirinale, il declivio in direzione dell’attuale via Nazionale e di S. Maria Maggiore), che costituiscono la
saldatura fra l’asse della via Pia e la Strada Felice di Sisto V, capolavoro dell’urbanistica cinquecentesca, sul
nodo strategico e visuale delle Quattro Fontane. Qualità urbanistica e (spesso perduta) qualità
architettonica concorrono a un complesso urbano di qualità eccezionale, la cui leggibilità è oggi largamente
compromessa, specialmente nel tratto fra piazza S. Bernardo e Porta Pia, e va dunque di nuovo resa
leggibile nella qualità dei suoi spazi, sia progettati che naturali (le ville-vigne che ne costeggiavano il
percorso).
2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 Alla scoperta delle tracce: via XX settembre, da porta Pia a piazza s. Bernardo. ville, vigne e giardini
distrutti. (A. Mazza / V. Piscitelli)
17:20 Urbanistica e architettura: via XX settembre, da piazza s. Bernardo al Quirinale. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
18:45 Domande e risposte
19 Saluti e ringraziamenti
3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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12/06/2016 – Roma – La città “pubblica” – Il valore architettonico ed urbanistico nelle recenti esperienze delle stazioni metropolitane delle linee B1 e C (“METRO leggende romane”)

Roma – La città “pubblica” – Il valore architettonico ed urbanistico nelle recenti
esperienze delle stazioni metropolitane delle linee B1 e C (“METRO leggende
romane”)

12 giugno 2016 – ingresso Stazione Teano (Linea C), via Teano, Roma
Ore 10:00
Costo di partecipazione: € 15,00 – Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
L’itinerario prevede la visita ad alcune delle nuove stazioni metropolitane più rappresentative guidata da Vita Cofano, già coordinatore della progettazione architettonica nelle società di ingegneria che le hanno costruite e
realizzatore del progetto “METRO leggende romane”. Nato da un’idea di Valentina Piscitelli, il progetto è un’occasione poliedrica e multicanale per diffondere i retroscena dei manufatti per la viabilità in questione, di cui questa “passeggiata romana” fa parte integrante. Dal momento che vengono ideate, sino alla gestione del cantiere, passando attraverso la concretizzazione del volume architettonico, la selezione dei materiali, la creazione dei dettagli costruttivi, l’integrazione con le strutture e le tecnologie impiantistiche, la verifica delle normative contingenti, il confronto con gli specialisti del settore, le modifiche sul campo dovute agli imprevisti, le stazioni sono tra gli “oggetti” più complessi ed anche per questo più affascinanti da progettare e costruire. Sono in secondo luogo delle occasioni eclatanti per dare valore al quartiere che le ospita, se non all’intera città. Il risultato finale è il frutto di una lunga e sofferta sinergia tra gli architetti, i tecnici dei general contractors e i loro fornitori. Sono ben più che delle parti di un complesso infrastrutturale: sono materia viva anche quando entrano in uso. Per tutto quanto sin qui detto, la visita è stata concepita per dare una panoramica esaustiva sulle recenti esperienze nella Capitale raccontate proprio dai progettisti.
Pertanto la prima parte sarà dedicata alla linea C, con l’Arch. Vinditti che illustrerà l’unità delle scelte stilistiche e concettuali dal capolinea di Montecompatri Pantano sino all’estremo opposto provvisorio di Lodi, scelte come la luminosità, l’ariosità, la trasparenza che sono al meglio rappresentate negli esempi di Teano e Pigneto. La seconda parte avrà luogo sulla linea B1 e darà voce allo studio ABDR, i cui Archh. Desideri e Merlo racconteranno per l’appunto i leitmotiv di Annibaliano e Libia, come la ‘mimetizzazione’ degli involucri in emersione e di conseguenza il valore in architettura degli input urbanistici. Insomma, a fronte delle continue maldicenze legate alla manutenzione, al funzionamento, alla conformazione interna, questo vuole essere un momento per scoprirne di più sui tre principali aspetti che governano l’architettura delle nuove stazioni metropolitane romane: l’articolazione degli spazi, l’integrazione tra i tipi di finiture e infine le realtà volumetriche (o non-volumetriche).

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:00 Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli
10:15 ‘METRO leggende romane’: un progetto per diffondere il valore delle nuove stazioni metropolitane
(linee B1 e C). Caratteristiche della linea C (Vita Cofano)
10:25 Stazione Teano, la stazione culturale (Fabrizio Vinditti)
11:00 Stazione Pigneto, la stazione occhio sul quartiere rivalutato (Fabrizio Vinditti)
12:05 Stazione Annibaliano, la stazione salotto (Paolo Desideri e Mauro Merlo)
12:40 Stazione Libia, la stazione illuminata (Paolo Desideri e Mauro Merlo)
13:05 Caratteristiche della linea B1 (Vita Cofano)
13:15 Domande e risposte
13:30 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Vita Cofano (architetto esperto di infrastrutture)
– Fabrizio Vinditti (architetto socio studio Archigroup, direttore artistico e progettista della Linea C)
– Paolo Desideri (architetto socio studio ABDR, progettista della linea B1)
– Mauro Merlo (architetto responsabile di progetto studio ABDR linea B1)

 

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19/06/2016 – OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI

OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI
Domenica 19 Giugno 2016 – Appuntamento: ingresso Orto Botanico, l.go Cristina di Svezia
Ore 16,00
Costo di partecipazione: € 15,00 – Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata inizia con una visita all’Orto Botanico, questo importante complesso di piante, inserito in
una cornice paesaggistica ancora intatta, quella delle pendici del Gianicolo, che testimonia la qualità di uno
spazio in cui la città antica (Trastevere) si relazionava, senza soluzione di continuità, con la natura e il
panorama. Proseguiremo alla scoperta del Gianicolo, iniziando da una sua gemma nascosta: la villa del
Bosco Parrasio, donata dal re Giovanni V del Portogallo all’Accademia dell’Arcadia per i suoi convegni, sede
di declamazioni poetiche e tuttora proprietà dell’Accademia. Arriveremo infine a villa Sciarra, porzione
superstite di un importante complesso in origine esteso a valle fino a S. Cosimato. Il quartiere edificato a
partire da inizio ‘900 sulle pendici del colle, una “Trastevere alta”, presenta lungo le vie Nicola Fabrizi,
Dandolo e limitrofe alcune importanti architetture residenziali, opera di progettisti come Aschieri, Sabbatini,
Limongelli, Giorgio Calza Bini, esponenti di una modernità romana che da suggestioni vernacolari approda,
attraverso l’esperienza novecentista, a un razionalismo di qualità notevole. La passeggiata ha quindi un
duplice interesse: la ricostruzione della relazione fra la città e la campagna di ville e vigne che la avvolgeva
nel passato preunitario, qui ancora leggibile per una notevole estensione: correlata a questa, la ricchezza
degli scorci e dell’orografia, posta a creare paesaggi distinti ed individuati. E accanto a questa relazione,
l’inserimento nella giacitura orografica di grande suggestione – si pensi alla relazione a distanza con l’altra
eminenza orografica, il colle Aventino al di là del fiume – di alcuni esempi di architetture del ‘900 di alta
qualità estetica e urbana.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO E LE SUE PENDICI. (A. Mazza / V. Piscitelli)
17:20 FRA BAROCCHETTO E RAZIONALISMO: IL GIANICOLO MODERNO. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18:45 Domande e risposte
19:00 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

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29/05/2016 – ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA”

ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL
“WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA
“DOLCE VITA”

Domenica 29 Maggio 2016 – Appuntamento: ai piedi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Ore 16:00
Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata studia l’EUR come l’esempio più coerente e concluso di edilizia residenziale razionalista e
moderna a Roma. L’importanza architettonica di villini e palazzine di questo quartiere è stata finora largamente
trascurata da una storiografia, che ha puntato a ricostruire la qualità monumentale dei suoi edifici pubblici, in
relazione alle volontà “imperiali” del regime fascista. L’architettura residenziale postbellica costituisce invece un notevole laboratorio di compresenza fra arti decorative e architettura, nel segno della diffusione – su un’area
omogenea e in maniera compatta – di ricerche architettoniche maturate a partire dalle esperienze dei maestri
del razionalismo internazionale, da Libera al Bauhaus a Neutra a Wright. Il risultato è una concentrazione –
anomala, per Roma, e del tutto peculiare – di edifici di alta qualità formale all’interno di spazi strutturati e
calibrati con una forte qualità ambientale e paesaggistica, dal disegno del verde alle alberature, agli elementi
ricorsivi di arredo, come le murature di tufo sbozzato che costituiscono il leitmotiv unitario della delimitazione
degli spazi esterni. La passeggiata prende le mosse dall’irrealizzato complesso della Mostra dell’Abitazione
dell’e42, unico nucleo abitativo del quartiere previsto dal fascismo, da ubicarsi sulla collina adiacente la Chiesa
dei SS. Pietro e Paolo. Progetti e suggestioni di questo “Weissenhof” romano vengono messi a confronto con
l’edilizia di qualità, opera di altri progettisti, realizzata invece nel dopoguerra proprio su quest’area. Obiettivo della visita è quello di evidenziare agli architetti la qualità progettuale di architetture e spazi esterni, in grado di costituire un termine di confronto con le modalità della progettazione contemporanea.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 Itinerari del moderno – l’Eur. il “Weissenhof” romano della mostra dell’abitazione. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
17:20 L’Eur e il dopoguerra: architetture negli anni della “dolce vita”. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18:45 Domande e risposte – Sono previste alla conclusione della visita fra il relatore e i partecipanti
19:00 Saluti e ringraziamenti

 

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08/05/2016 – Radio-walkshow lungo il Parco Lineare da Monte Mario a Monte Ciocci. La nuova Via Francigena

IN/ARCH Lazio – Passeggiate Romane

Radio-walkshow lungo il Parco Lineare da Monte Mario a Monte Ciocci. La nuova Via Francigena

domenica 08 maggio 2016
ore 10,30 – 13:30
da Stazione Monte Mario-FL3

Crediti formativi richiesti: 3

Costo di partecipazione: € 15,00

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI

La conversazione nomade (possibile con i sistemi whisper radio) si svolge lungo il Parco Lineare che da Monte Mario arriva al Monte Ciocci con una pista ciclo-pedonale di 5 km (per 1% di pendenza media) che attraversa Balduina costeggiando la linea ferroviaria FL3. Una traccia urbana emblematica perché è la via migliore per collegare Via Trionfale, considerata l’ultimo tratto della Via Francigena, al Monte Ciocci, subito sopra la Basilica di San Pietro in Vaticano. Il Parco Lineare di Monte Mario è nella sua genialità urbanistica una “nuova Via Francigena” visto che la Trionfale comporta non poche criticità per i percorsi pedonali, a tal punto da non essere quasi mai utilizzata da pellegrini e trekker che intendono raggiungere Roma da Nord.  Al Monte Ciocci si ascolteranno, via radio,  alcuni frammenti del film “Brutti sporchi e cattivi” di Scola, ambientato in una baraccopoli che evoca il degrado in cui è stato lasciato per decenni questo monte che sovrasta il Vaticano. L’obiettivo formativo principale è sulla modalità di esplorazione urbana: il radio-walkshow, una conversazione nomade resa performante dall’uso di sistemi radio e smartphone.

 

2) PROGRAMMA

10:30 Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli

10:45 L’esplorazione urbana, con i piedi per terra e la testa nel cloud

(Carlo Infante, presidente di Urban Experience)

11:30  La via Francigena, un’inf rastruttura culturale

(Sandro Polci, architetto, direttore del Festival Europeo “Via Francigena Collective Project”)

12:15  La rigenerazione urbana

(Simone Ferretti, architetto)

13:00 Domande e risposte

13:30 Saluti e ringraziamenti

 

3) RELATORI

Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli

Intervengono:

Carlo Infante, changemaker, presidente di Urban Experience

Sandro Polci, architetto, direttore del Festival Europeo “Via Francigena Collective Project

Simone Ferretti, architetto

Juliano Colabello, associazione H2

 

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21/05/2016 – La Garbatella

IN/ARCH Lazio – le passeggiate romane

LA GARBATELLA, IL FIUME E LE SETTE CHIESE: TRA VALADIER, PIO VI E LE VILLE

21 maggio 2016 – prevista il 30 Aprile 2016 – Appuntamento: piazza D. Sauli, davanti alla scuola Cesare Battisti
Ore 16:00
Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Da Nanni Moretti in poi, crediamo di conoscere tutto della Garbatella. La ricchezza architettonica, ma
soprattutto degli spazi urbani progettati a scala di vicinato e di comunità qualifica questo insediamento
come il più notevole quartiere di edilizia popolare romana del ‘900. Tuttavia, esso si porta dietro da sempre
una sorta di stigma dell’isolamento: nasce e si sviluppa isolato, nel vuoto di una campagna solo
successivamente raggiunta e collegata alla città dalle espansioni di edilizia intensiva del secondo
dopoguerra. La nostra passeggiata intende sfatare questo mito, provando a ricostruire la rete delle
presenze e delle preesistenze in cui la Garbatella si inserisce con tutta la sua autorevolezza, presenze e
preesistenze che raccontano di una storia e di uno sviluppo interrotto, nella relazione complessa e
conflittuale con il fiume – le cui alluvioni, fino agli anni ’30 del ‘900, segnano le “marrane” di fondovalle di
tutta l’area, dal fiume Almone al fosso di Grottaperfetta –, nella prolungata vicenda di un isolamento delle
alture e dei tentativi e progetti di sviluppo, bonifica e trasformazione del territorio. Un rapporto, quello di
quest’area del suburbio, che si è tradotto in uno sviluppo urbano interrotto e differito, sul quale
l’urbanistica mussoliniana ha depositato il forte e controverso segno della via Imperiale, l’attuale via
Cristoforo Colombo. La nostra visita intende rileggere lo sviluppo moderno della Garbatella alla luce di una
rete di eventi e segni sedimentati sul territorio, in grado di articolare e contestualizzare l’idea di
“isolamento urbano” da sempre sottesa a questa pregiata enclave architettonica.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 LA GARBATELLA, OVVERO L’ISOLAMENTO DELLA “GARDEN CITY” (A. Mazza / V. Piscitelli)
17:20 IL FIUME E LE SETTE CHIESE: TRA VALADIER, PIO VI E LE VILLE. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18:45 Domande e risposte
19:00 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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