mostra “Costruzione” di Fabrizio Prevedello

ore 18,30 | lunedì 6 marzo 2023 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma
in collaborazione con
Gruppo Giovani Ance Roma, e la Galleria z2o Sara Zanin Gallery

visita guidata alla mostra “Costruzione” di Fabrizio Prevedello

parteciperanno oltre all’Artista
Elisabetta Maggini Presidente Giovani Ance Roma, Sara Zanin Galleria z2o

i lunedi dell’architetura – 6marzo2023

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 6 marzo 2023 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma
MedWays. Il mediterraneo come lessico per un nuovo modello di sviluppo

Da una ricerca coordinata realizzata da Mosè Ricci per il Centro Linceo Interdisciplinare Beniamino Segre e premiata dell’Accademia Nazionale dei Lincei scaturisce una visione comune a tutti i contributi presenti nella pubblicazione/Atlante. Ogni progetto di cambiamento dello spazio fisico può considerare l’esistente materiale da costruzione e il Mediterraneo come una sorta di manuale. Nel Mediterraneo i temi dell’abitare sono da sempre quelli della mitigazione e dell’adattamento al clima, della flessibilità e della fruibilità degli spazi sociali, della centralità del paesaggio, dello spazio solido come palinsesto narrativo, e molto altro. In questo quadro il Mediterraneo è un manuale di situazioni, di immaginari , ma anche di progetti ecologici che trova nel paesaggio la sua figura ideale. Il Mediterraneo è quel luogo dove tutti desiderano viaggiare, magari per una stagione o anche tutta la vita. Il mediterraneo è probabilmente il luogo migliore dove abitare.

Partecipano: Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio; Mosè Ricci, Professore Ordinario di Urbanistica, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Pianificazione Design Tecnologia dell’Architettura; Alfonso Femia, Architetto, Atelier(s) Alfonso Femia; ideatore della Biennale dello Stretto, un progetto, un viaggio, una esplorazione; Caterina Padoa Schioppa, Professore Associato, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Architettura e Progetto; Giorgia de Pasquale, PhD, Comune di Roma, Research Fellow Università di Roma3; Pepe Barbieri, Prof Ordinario Università G D’Annunzio Chieti

Modera Valentina Piscitelli, Consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati: Rosario Pavia, Prof. Arch. e membro del Comitato Scientifico IN/ARCH Nazionale; Riccardo Monachesi, Architetto e Artista

Iniziativa realizzata in collaborazione con

LOCANDINA 6marzo2023

POLITICHE REGIONALI E QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 6 febbraio 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

Elezioni Regione Lazio 2023
POLITICHE REGIONALI E QUALITÀ DELL’ARCHITETTURA

La qualità dell’architettura, delle nostre abitazioni, delle scuole, degli spazi pubblici, dei nostri territori, è un bene comune. Oggi è messa in discussione per alcuni aspetti, dal nuovo Codice dei Contratti pubblici, attualmente all’esame del Parlamento. Per uno sviluppo sostenibile occorre anche mettere in campo progettualità e risorse private. In questo quadro si chiederà ad alcuni candidati alle prossime elezioni per la Regione Lazio, quali politiche regionali si debbano attuare nel settore delle opere pubbliche, dell’urbanistica e della riqualificazione sostenibile del territorio

ne parlano i candidati:

Mario Brugia, Avvocato, Lista Civica per Rocca Presidente
Pier Ernesto Irmici, Coordinatore della Consulta di Forza Italia per i problemi istituzionali di Roma, già Vicepresidente Commissione Urbanistica Regione Lazio, candidato con Forza Italia
Claudio Minelli, Presidente dell’Associazione Visioneroma e Candidato nella lista D’Amato Presidente

coordina Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

locandina

In difesa dell’architetto 1

25 gennaio 2023 – Ore 14:30–19:00
Casa dell’Architettura – Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma

Premessa
I “concorsi di architettura” e, più in generale, la tanto invocata “qualità  dell’architettura” sono la grande vittima del nuovo Codice dei contratti pubblici (Dlgs 16 dicembre 2022). I concorsi di architettura non andavano bene già prima. Adesso il nuovo Codice ha, se possibile, peggiorato le cose.
Alcune domande sui concorsi di progettazione
Perché un architetto, che non possegga requisiti di fatturato (può succedere in periodi di crisi come questo) è costretto a ricorrere all’avvalimento per partecipare ad una gara o un concorso, cioè perdere la libertà professionale? Perché per realizzare una piccola opera deve umiliarsi a ricorrere alla garanzia tecnico/economica di “un operatore economico” terzo? Forse perché il
legislatore lo ritiene un incapace? Ma allora come ha fatto il nostro architetto a conseguire una laurea? E se gli architetti non sono più liberi di progettare, chi garantirà ai cittadini, alle nostre città, ai territori, la qualità dell’architettura?
Il Nuovo Codice dei Contratti (Dlgs 16 dic 2022): sarebbe stato meglio che fossero Norme transitorie
Si comprende la necessità di fare presto, di “mettere a terra” i cantieri del PNRR, di realizzare i progetti, di non perdere i soldi dell’Europa. Ma il testo fondamentale dei lavori pubblici, cioè il Codice dei Contratti, dovrebbe avere una struttura stabile e lungimirante. Invece è concepito solo
per risolvere i problemi del momento. Incentiva enormemente l’appalto integrato e le altre formule di realizzazione discrezionale dei lavori. Non c’è più separazione di ruoli tra progettista e appaltatore. A fronte di blandi controlli da parte di una Pubblica amministrazione in difficoltà e che
necessita di una riqualificazione, si dà sostanzialmente una delega in bianco all’esecutore dei lavori. La vittima di tutto ciò rischia di essere come detto la Qualità dell’architettura.

E qualche preoccupazione c’è anche sul lato della trasparenza. La qualità dell’architettura origina solo, e non ci sono altre formule, dal tradizionale e sano contraddittorio tra progettista-direttore dei lavori, che difende la qualità del suo progetto e l’interesse della collettività, da un lato, e l’impresa esecutrice, che ha il legittimo diritto/dovere di fare utili e risparmiare, dall’altro. Far
saltare questi controlli può essere giustificato in casi di somma urgenza, ma non può diventare la normalità di un “Testo Unico”.
Per questo era meglio che fossero norme transitorie.

ORE 14:30 | CHECK/IN dei partecipanti
ORE 14:50 | SALUTI ISTITUZIONALI
Alessandro Panci, Presidente OAR
15:00 | CODICE DEI CONTRATTI E DIFESA DELLA FIGURA CULTURALE E PROFESSIONALE DELL’ARCHITETTO
Marco Vivio, Consigliere OAR
15:20 | UNA LAUREA MAGISTRALE ABILITANTE E DIFESA DELLA FIGURA CULTURALE E PROFESSIONALE DELL’ARCHITETTO
Anna Irene Del Monaco, Consigliera OAR
15:40 | Eugenio Arbizzani, Professore Ordinario Facoltà di Architettura Sapienza, Università di Roma
16:00 | Arturo Cancrini, Avvocato
16:20 | Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma-Acer
16:40 | Alessandra Montenero, Docente master secondo livello Sapienza, Università di Roma
17:00 | Marco Petreschi, progettista, Sapienza Università di Roma
17:20 | Luca Ribichini, presidente Commissione Casa dell’architettura
17:40 | Claudia Ricciardi, Consigliere OAR
18:00 | Susanna Tradati, partner Nemesi Architects, Membro Commissione Linee Guida PFTE
18:20 | Luca Zevi, Vice presidente In/Arch
ORE 18:40 | DIBATTITO E CONCLUSIONI
ORE 19:00 | CHECK/OUT dei partecipanti

locandina

IN/ARCH incontra PIETRO BARUCCI

IN/ARCH incontra PIETRO BARUCCI
70 anni di professione

Premio alla carriera IN/ARCHITETTURA 2020 – Lazio

Martedì 22 novembre ore 16:30 | Roma, Ance sala Colleoni, via G.A. Guattani 16.

Prolusione Alessandra Muntoni

Interventi: Mario Avagnina, Clementina Barucci, Federico Bilò, Antonio Ciucci, Ruggero Lenci, Alessandra Montenero, Simone Ombuen, Maria Luisa Palumbo, Pino Pasquali, Elio Piroddi, Patrizia Pizzinato, Giuseppe Pullara, Franco Purini, Emma Tagliacollo, Marco Vivio, Luca Zevi

Coordina Massimo Locci

Nel corso dell’evento sarà consegnata la targa Premio alla carriera IN/ARCHITETTURA 2020 – Lazio e proiettato il documentario Pietro Barucci Architetto, 70 anni di professione.

Pietro Barucci

Nasce a Roma nel 1922 in una famiglia di artisti, progettisti e costruttori e si laurea nel 1946 con Arnaldo Foschini.

Il suo rapporto con il mondo universitario è conflittuale: si allontana con Muratori, ritorna chiamato da Libera e dopo una breve collaborazione con Quaroni lascia definitivamente l’insegnamento e si dedica alla professione.

Dagli anni Quaranta sviluppa un’intensa attività progettuale in particolare nel campo dell’edilizia residenziale, dell’edilizia scolastica e dell’industrializzazione edilizia, partecipando a vari concorsi e conseguendo importanti riconoscimenti. Negli anni Sessanta e Settanta si occupa di piani urbanistici in Tunisia ed Etiopia. Pragmatico, aggiornato nei linguaggi ma lontano dalle mode, in circa 70 anni di attività Barucci ha sempre creduto nello scambio proficuo tra committenza, impresa realizzatrice e progettista. Ha ottenuto, infatti, Premi IN/ARCH nel 1990 e nel 1992.

Tra le sue opere romane: una elegante palazzina in via Monti Parioli (1948), un edificio in linea nel quartiere INA-Casa al Tuscolano (1950), l’Istituto industriale a Pietralata (1961-70); la sede ENPAM  in via Torino (1962-65); il centro direzionale di piazzale Caravaggio (1963-69); il complesso ISES-IACP di Spinaceto (1965-77); i quartieri residenziali IACP Laurentino 38(1971-84), Torrevecchia (1978-84), Quartaccio (1978-84), i Comparti M4, R5, R11 a Tor Bella Monaca (1980-81), il Piano di Zona Mistica 2. Tutti progetti a grande scala che rappresentano una precisa idea di città contemporanea, sviluppata da Pietro Barucci come tessere di un’ideale città di fondazione.

Tra i progetti in altre città si segnalano: vari quartieri INA-Casa e altri interventi a Livorno, un edificio INCIS a Torino, il Piano Straordinario per l’Edilizia Residenziale di Napoli (1982-92 con Vittorio De Feo) e tra questi gli interventi di riqualificazione degli ambiti di Taverna del Ferro, di Pazzigno e segnatamente di Barra, dove sperimenta una interessante integrazione tra recupero dei centri storici e integrazioni moderne.

Si è molto discusso in questi anni su come sarebbe potuta essere la facoltà di Architettura se, agli inizi degli anni ’60, si fossero sostenuti i progettisti veri, come lo era sicuramente Barucci, rispetto ai teorici della progettazione come Tafuri, che prese il suo posto come assistente di Ludovico Quaroni.

In verità egli è stato realmente ‘docente’ fuori dalla facoltà. Nel suo studio, infatti, collaborarono e si formarono intere generazioni di architetti, talvolta coetanei come Beata Di Gaddo, Ugo Sacco e Vittorio De Feo, o più giovani come Paolo Silvagni, Patrizia Pizzinato, Mario Avagnina, Simone Ombuen.

In una recente intervista sul Corriere della sera Giuseppe Pullara gli chiedeva quali fossero i suoi obiettivi a 98 anni e in un periodo di pandemia. «Sentirmi responsabile di me stesso lanciando lo sguardo in avanti: in fondo, continuo nella dimensione del progettare. Bisogna lasciare da parte i pensieri negativi».

@Foto R. Lenci Roma 1963-68 Centro direzionale di piazzale Caravaggio

 

riflessifilmati

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.

i lunedì dell’architettura

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.
Il collegamento di Torresina con il parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

lunedì 7 novembre 2022 – ore 19,00 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma – ACER
Marco Vivio, vice Presidente IN/ARCH Lazio
Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Roma Capitale
Olimpia Troili, Assessora Trasporti, Mobilità Sostenibile e Pari Opportunità e Sport Municipio XIV
Alessandra Bonfanti, Responsabile Nazionale per la mobilità dolce Legambiente
Simone Ferretti, Progettista prolungamenti del parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

modera Valentina Piscitelli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati di: Nico Savarese, Socio fondatore dell’Associazione Biennale dello Spazio Pubblico che avrà per tema 2023 proprio “Spazi pubblici e prossimità”; Mattia Darò, architetto coordinatore del Concorso IN/ARCH Lazio e OAR di “PROGETTAZIONE PER OPERE DI PEDONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO II” a seguito del quale il Lotto 1, viale XVII Olimpiade è stato inserito nel piano città 15 minuti; Massimo Paolini, Presidente del CdQ Torresina e Associazioni limitrofe.

Iniziativa realizzata in collaborazione con: EDILPIEMME

un particolare ringraziamento per la registrazione video a Massimiliano Pacchi

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo.

i lunedì dell’architettura

Mobilità dolce e città 15 minuti. Prossimità come occasione di sviluppo sviluppo.
Il collegamento di Torresina con il parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

lunedì 7 novembre 2022 – ore 19,00 – ANCE Roma – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma – ACER
Marco Vivio, vice Presidente IN/ARCH Lazio
Eugenio Patanè, Assessore alla Mobilità Roma Capitale
Olimpia Troili, Assessora Trasporti, Mobilità Sostenibile e Pari Opportunità e Sport Municipio XIV
Alessandra Bonfanti, Responsabile Nazionale per la mobilità dolce Legambiente
Pietro Buffa, Direttore Generale della formazione del Ministero della Giustizia e Direttore della Scuola Superiore dell’esecuzione penale “Piersanti Mattarella” (in attesa di conferma)
Simone Ferretti, Progettista prolungamenti del parco lineare ciclopedonale Monte Ciocci – S. Filippo Neri

modera Valentina Piscitelli, consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

Interventi programmati di: Nico Savarese, Socio fondatore dell’Associazione Biennale dello Spazio Pubblico che avrà per tema 2023 proprio “Spazi pubblici e prossimità”; Mattia Darò, architetto coordinatore del Concorso IN/ARCH Lazio e OAR di “PROGETTAZIONE PER OPERE DI PEDONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO II” a seguito del quale il Lotto 1, viale XVII Olimpiade è stato inserito nel piano città 15 minuti; Massimo Paolini, Presidente del CdQ Torresina e Associazioni limitrofe.

Iniziativa realizzata in collaborazione con:   

invito